MONDO
E' il suo quarto viaggio internazionale, il primo in Europa
Il Papa in Albania: l'omaggio ai martiri e alla collaborazione tra religioni
Visita lampo nel Paese, per il quale la Santa Sede auspica una piena integrazione nell'Unione europea. In partenza per l'Albania il telegramma del Pontefice a Napolitano: "Auguro pace e serenità all'Italia". La risposta del Capo dello Stato: "Interesse internazionale per il suo viaggio"
Albania
Papa Francesco è in Albania per il suo quarto viaggio internazionale: il primo in un Paese europeo al di fuori dell'Italia. Dopo essere stato accolto all'aeroporto di Tirana dal primo ministro albanese Edi Rama, Bergoglio si è recato al palazzo presidenziale per incontrare il presidente Bujar Nishani.
Gli obiettivi del viaggio
Una visita lampo di 11 ore quella del Pontefice a Tirana che ha due scopi precisi: rendere omaggio al sacrificio dei martiri e incoraggiare l'armoniosa collaborazione tra le religioni che, dopo tante traversie, sta sperimentando questo paese balcanico, per il quale la Santa Sede auspica una piena integrazione nell'Unione europea. L'Albania, ha spiegato il Pontefice domenica all'Angelus, "ha tanto sofferto a causa di un terribile regime ateo e ora sta realizzando una pacifica convivenza tra le sue diverse componenti religiose".
Un pensiero ribadito anche durante il volo verso Tirana, nel saluto ai giornalisti: "L'Albania è un Paese che ha sofferto tanto", ha sottolineato il Papa, ma che poi è "riuscita a trovare una pace con le differenze religiose. E questo è un bel segno per il mondo, il dialogo, la pace e l'equilibrio a favore della governance".
Il programma della visita
Un programma fitto di appuntamenti quello della visita del Papa in Albania: prima l'incontro con le autorità, poi la celebrazione della Messa a piazza Madre Teresa. Successivamente l'incontro con i vescovi locali alla Nunziatura e l'incontro interreligioso all'Università cattolica di Nostra Signora del Buon Consiglio. Alle 17 i Vespri nella cattedrale di Tirana con sacerdoti, suore, ma anche laici che stanno lavorando per la crescita della Chiesa albanese. Infine l'abbraccio coi in bimbi orfani, disabili, in difficoltà del Centro Betania a Bubq Fushe-Kruje, ad una trentina di chilometri dalla capitale.
Strade gremite di gente per il Pontefice
Le strade di Tirana, decorate con bandiere vaticane e albanesi, sono gremite di gente. Nel viale principale sono affisse anche le fotografie dei 40 martiri albanesi morti per la fede. L'Albania è un Paese a maggioranza musulmano. I cattolici sono il 15% della popolazione.
Il telegramma a Napolitano con l'augurio di pace e serenità per l'Italia
In partenza per Tirana, Bergoglio ha scritto un telegramma al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Nel momento in cui mi accingo a partire per il viaggio apostolico nella repubblica di Albania mi è gradito rivolgere a lei e a tutti gli italiani il mio affettuoso e beneaugurante saluto, che accompagno con ogni e più cordiale ed orante auspicio di pace e serenità".
La risposta di Napolitano: "Interesse internazionale per il suo viaggio"
"La comunità internazionale guarda con grande interesse" al suo viaggio in Albania, una visita che sarà anche di "grande conforto" a chi lì dedica la propria vita "anche a costo di dolorosi sacrifici, alla promozione del dialogo e della pace in una regione ancora percorsa da tensioni non completamente sopite". E' quanto si legge nel messaggio di ringraziamento indirizzato da Giorgio Napolitano in risposta a quello inviatogli prima della partenza da Papa Francesco.
Gli obiettivi del viaggio
Una visita lampo di 11 ore quella del Pontefice a Tirana che ha due scopi precisi: rendere omaggio al sacrificio dei martiri e incoraggiare l'armoniosa collaborazione tra le religioni che, dopo tante traversie, sta sperimentando questo paese balcanico, per il quale la Santa Sede auspica una piena integrazione nell'Unione europea. L'Albania, ha spiegato il Pontefice domenica all'Angelus, "ha tanto sofferto a causa di un terribile regime ateo e ora sta realizzando una pacifica convivenza tra le sue diverse componenti religiose".
Un pensiero ribadito anche durante il volo verso Tirana, nel saluto ai giornalisti: "L'Albania è un Paese che ha sofferto tanto", ha sottolineato il Papa, ma che poi è "riuscita a trovare una pace con le differenze religiose. E questo è un bel segno per il mondo, il dialogo, la pace e l'equilibrio a favore della governance".
Il programma della visita
Un programma fitto di appuntamenti quello della visita del Papa in Albania: prima l'incontro con le autorità, poi la celebrazione della Messa a piazza Madre Teresa. Successivamente l'incontro con i vescovi locali alla Nunziatura e l'incontro interreligioso all'Università cattolica di Nostra Signora del Buon Consiglio. Alle 17 i Vespri nella cattedrale di Tirana con sacerdoti, suore, ma anche laici che stanno lavorando per la crescita della Chiesa albanese. Infine l'abbraccio coi in bimbi orfani, disabili, in difficoltà del Centro Betania a Bubq Fushe-Kruje, ad una trentina di chilometri dalla capitale.
Strade gremite di gente per il Pontefice
Le strade di Tirana, decorate con bandiere vaticane e albanesi, sono gremite di gente. Nel viale principale sono affisse anche le fotografie dei 40 martiri albanesi morti per la fede. L'Albania è un Paese a maggioranza musulmano. I cattolici sono il 15% della popolazione.
Il telegramma a Napolitano con l'augurio di pace e serenità per l'Italia
In partenza per Tirana, Bergoglio ha scritto un telegramma al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Nel momento in cui mi accingo a partire per il viaggio apostolico nella repubblica di Albania mi è gradito rivolgere a lei e a tutti gli italiani il mio affettuoso e beneaugurante saluto, che accompagno con ogni e più cordiale ed orante auspicio di pace e serenità".
La risposta di Napolitano: "Interesse internazionale per il suo viaggio"
"La comunità internazionale guarda con grande interesse" al suo viaggio in Albania, una visita che sarà anche di "grande conforto" a chi lì dedica la propria vita "anche a costo di dolorosi sacrifici, alla promozione del dialogo e della pace in una regione ancora percorsa da tensioni non completamente sopite". E' quanto si legge nel messaggio di ringraziamento indirizzato da Giorgio Napolitano in risposta a quello inviatogli prima della partenza da Papa Francesco.