ECONOMIA
Roma
Pensioni. Cgil, Cisl e Uil chiedono di cambiare la legge Fornero
I sindacati mettono a punto la strategia unitaria. E con un lungo incontro fiume della segreteria unitaria, la prima dopo oltre tre anni e mezzo, scelgono un fronte su cui incalzare il governo. Chiedono un incontro al ministro Poletti per affrontare il tema della flessibilità nel passaggio dal lavoro alla pensione
Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Bargallo partono quindi dalle pensioni per provare a ritrovare l'unità sindacale, parlando di "peggior legge pensionistica europea" e auspicando che "il ministro Poletti convochi i sindacati per aprire un confronto su una flessibilità in uscita". L'incontro è durato oltre sei ore e sul tavolo c'erano anche le questioni crescita e Mezzogiorno. E anche di rinnovi contrattuali, senza alcuna moratoria pubblici o privati. Difficile però, al primo incontro, trovare una quadra sul tema della riforma del modello contrattuale.
Il punto comune resta quindi il cambiamento della legge Fornero. Con l'obiettivo di arrivare a delineare posizioni condivise su alcuni punti e da lì partire per realizzare una piattaforma ampia da proporre a Governo e controparte. A prendere la parola sono stati tutti e 24 i segretari, con le conclusioni affidate ai tre leader.
Il capitolo più delicato da affrontare era quello dei contratti. E' un tema su cui preme la Cisl. Le variabili in gioco sono tante, dal valore della contrattazione aziendale al parametro di riferimenti a cui agganciare gli incrementi (inflazione, produttività). In tutto ciò c'è anche da sbrogliare la matassa della rappresentanza sindacale, su cui l'intesa è stata già fatta e sottoscritta ma ora deve essere applicata e i nodi da sciogliere non sono pochi. Più facile invece la convergenza sulle misure per la ripresa: tutte e tre le sigle spingono per ridurre il peso del fisco sul lavoro dipendente e per rimettere mano alla riforma Fornero sulle pensioni, in modo da anticipare le uscite senza grandi penalizzazioni sugli assegni. I sindacati sembrano intenzionati anche a dare una svolta alle politiche per il Sud, non escludendo azioni coraggiose pur di frenare la deriva.