ECONOMIA
Audizione alla Camera
Il presidente dell'Inps: "Lasciare a mille euro il tetto per i pagamenti in contante delle pensioni"
Tito Boeri chiede di non applicare al suo istituto l'innalzamento per l'utilizzo del contante previsto dal ddl di Stabilità a 3000 euro
Roma
Mantenere a mille euro il limite al contante per il pagamento delle pensioni, togliendo questi pagamenti dall'innalzamento per l'utilizzo del contante previsto dal ddl di Stabilità a 3000 euro. È la richiesta avanzata dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, nel corso di un'audizione alla Camera. Parte del 20% di risparmi nei costi operativi registrati dall'Inps negli ultimi tre anni, ha spiegato, sono legati al pagamento degli assegni con bonifici bancari, per questo ha lanciato “un appello a mantenere quest'obbligo per l'ente”.
"L'Inps ha circa 95 miliardi di crediti contributivi"
Boeri ha inoltre spiegato che l'Inps ha “circa 95 miliardi di crediti contributivi di cui quasi 45 miliardi” legati al lavoro dipendente. Pertanto, ha aggiunto, “sarebbe auspicabile rivedere le regole, prevedendo la possibilità di ricorrere a un concordato previdenziale”. Poi ha ricordato come "in passato gli accantonamenti erano concentrati in fase di bilancio consuntivo, nonostante fossero grandezze" importanti. "Vogliamo interrompere questa prassi e procedere alla svalutazione delle partite inesigibili", ha concluso.
Le posizioni dei dipendenti pubblici
Boeri ha poi affermato che l’Inps intende fare piena luce sulle posizioni dei dipendenti pubblici. “Invieremo comunicazioni del debito alle amministrazioni pubbliche con la richiesta di regolarizzarle entro 30 giorni – ha dichiarato - In caso di mancata risposta invieremo un avviso bonario, ma senza risposte adeguate l'Inps non esiterà a mettere in mora le stesse amministrazioni". Boeri ha ricordato come i problemi nella ricostruzione delle posizioni dei dipendenti pubblici "non pregiudicano l'erogazione degli assegni ma comportano ritardi nella possibilità di fornire estratti conto completi, nell'erogazione della prima pensione o nell'unificazione" delle posizioni.
La Legge di Stabilità
Quanto alla Legge di Stabilità, per il presidente dell’Inps “le scelte fatte sono operazioni di natura redistributiva”. Sono, ha precisato, “scelte politiche su cui non mi esprimo”: una redistribuzione, comunque, che “opera nel senso di dare più pensioni e meno ammortizzatori sociali e meno welfare”.
"L'Inps ha circa 95 miliardi di crediti contributivi"
Boeri ha inoltre spiegato che l'Inps ha “circa 95 miliardi di crediti contributivi di cui quasi 45 miliardi” legati al lavoro dipendente. Pertanto, ha aggiunto, “sarebbe auspicabile rivedere le regole, prevedendo la possibilità di ricorrere a un concordato previdenziale”. Poi ha ricordato come "in passato gli accantonamenti erano concentrati in fase di bilancio consuntivo, nonostante fossero grandezze" importanti. "Vogliamo interrompere questa prassi e procedere alla svalutazione delle partite inesigibili", ha concluso.
Le posizioni dei dipendenti pubblici
Boeri ha poi affermato che l’Inps intende fare piena luce sulle posizioni dei dipendenti pubblici. “Invieremo comunicazioni del debito alle amministrazioni pubbliche con la richiesta di regolarizzarle entro 30 giorni – ha dichiarato - In caso di mancata risposta invieremo un avviso bonario, ma senza risposte adeguate l'Inps non esiterà a mettere in mora le stesse amministrazioni". Boeri ha ricordato come i problemi nella ricostruzione delle posizioni dei dipendenti pubblici "non pregiudicano l'erogazione degli assegni ma comportano ritardi nella possibilità di fornire estratti conto completi, nell'erogazione della prima pensione o nell'unificazione" delle posizioni.
La Legge di Stabilità
Quanto alla Legge di Stabilità, per il presidente dell’Inps “le scelte fatte sono operazioni di natura redistributiva”. Sono, ha precisato, “scelte politiche su cui non mi esprimo”: una redistribuzione, comunque, che “opera nel senso di dare più pensioni e meno ammortizzatori sociali e meno welfare”.