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ECONOMIA

"La ripresa è opportunità, ma l'Eurozona non si culli sugli allori"

​Draghi: "L'Euro non è stato creato per avere creditori e debitori"

Per il il presidente della Bce l'euro è stato creato con "l'aspettativa che ogni Paese sarebbe stato capace di stare in piedi da solo, senza l'aiuto perenne degli altri Paesi". Per Draghi 'la situazione economica dell'Eurozona è in costante recupero e possiamo essere ottimisti sulle prospettive"

Mario Draghi
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Francoforte Con poche parole, poche semplicissime parole, Mario Draghi spiega a Francoforte il significato della moneta unica. "L'euro - dice il presidente della Bce all'incontro Sz Finance Day 2015 - non è stato creato per avere creditori e debitori permanenti" ma "con l'aspettativa che ogni Paese sarebbe stato capace di stare in piedi da solo, senza l'aiuto perenne degli altri" Paesi. Il riferimento, anche se non precisato, è alla crisi della Grecia dopo una settimana di guerra di parole con Berlino e con il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble che proprio oggi ha affermato che Atene mente ai suoi cittadini.

Il numero uno dell'Eurotower parla poi del Quantitative easing, l'aggiustamento quantitativo avviato dalla Bce per dare incentivi all'economia. La politica monetaria estremamente accomodante - spiega Draghi - non deve essere un disincentivo per i Paesi a continuare le riforme. Anzi. Nell'area dell'euro "le riforme strutturali non sono una scelta politica" ma "una necessità che deriva dal modo particolare in cui è costruita la nostra unione monetaria". Quando parla di Italia, il presidente della Banca centrale pensa poi al Jobs Act e lo definisce "un'importante riforma del mercato del lavoro, avvenuta proprio quando la Bce ha annunciato le sue misure più recenti".  Tradotto, la politica monetaria crea un incentivo per le riforme", precisa Draghi.

"Molti indicatori - aggiunge poi il presidente della Banca centrale europea - suggeriscono che in Europa sta prendendo piede una ripresa sostenibile". Perchè la fiducia delle imprese e dei consumatori stanno crescendo e che le stime di crescita sono state riviste al rialzo. Allo stesso tempo, "i prestiti delle banche aumentano sia sul fronte della domanda che su quello dell'offerta". Tra i fattori che stanno favorendo la ripresa in Eurolandia, Draghi ha citato, oltre al Quantitative easing, il calo dei prezzi del greggio e le riforme strutturali.
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