Nuove rivelazioni sull'operato del procuratore speciale
Russiagate: indagato anche Kushner, il marito di Ivanka Trump: nel mirino i suoi affari
Lo rivela il 'Washington Post', che ieri aveva dato per primo la notizia che lo stesso Trump è sotto indagine. L'attenzione del procuratore che indaga sul Russiagatesi si concentra sugli affari condotti da Jared Kushner dopo i suoi incontri con l'ambasciatore russo negli Usa e con il banchiere russo Sergei Gorkov
Il procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, indaga su Jared Kushner, il genero del presidente Donald Trump. Lo rivela il 'Washington Post', che ieri aveva dato per primo la notizia che lo stesso Trump è sotto indagine. Secondo il quotidiano, l'attenzione del procuratore si concentra sugli affari condotti da Kushner dopo i suoi incontri, nello scorso dicembre, con l'ambasciatore russo negli Usa, Sergei Kysliak, e con il banchiere russo Sergei Gorkov, presidente di Vnesheconombank, banca sottoposta a sanzioni americane. Kushner, marito di Ivanka Trump e consigliere del presidente, secondo fonti di intelligence citate dal 'Washington Post', avrebbe chiesto a Kysliak di aprire un canale di comunicazione riservato con Mosca. Il suo nome si aggiunge a quelli di altri stretti collaboratori di Trump gia' coinvolti nell'indagine sul Russiagate, tra il quali l'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, l'ex capo della campagna elettorale Paul Manafort e il consigliere elettorale Carter Page.
Il marito di Ivanka Trump non è il solo. Sotto la lente del procuratore ci sono le finanze di altri uomini chiave vicini al tycoon, compresi Michael Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale; Paul Manafort, ex direttore della campagna elettorale; e Carter Page, uno dei consiglieri specializzati in politica estera. Il giornale della capitale aveva già rivelato che nell'indagine erano finiti i meeting tenuti da Kushner a dicembre con l'ambasciatore russo Sergey Kislyak e con il presidente della banca statale Sergey Gorkov. Durante l'incontro con il diplomatico, Kushner aveva suggerito di stabilire una linea di comunicazione riservata tra Casa Bianca e Cremlino presso le strutture dell'ambasciata russa. Ieri, però, l'annuncio che a essere esaminati dal procuratore saranno anche gli affari del giovane imprenditore.
Robert Mueller è stato nominato procuratore speciale lo scorso 17 maggio, dal viceministro della giustizia Rod Rosenstein. Dopo il licenziamento del numero uno dell'FBI, è lui a supervisionare le indagini del Russiagate. Mueller dovrà anche determinare se Trump abbia o meno tentato di ostacolare la giustizia. Quest'ultima notizia era arrivata mercoledì, nel giorno del 71esimo compleanno del presidente, alimentando i timori di un impeachment non così remoto: la stessa accusa aveva portato il presidente Richard Nixon a dimettersi per evitarlo, ai tempi del Watergate. Intanto, a meno di ventiquattro ore dalla notizia, il vicepresidente Mike Pence si affida a un avvocato privato per affrontare il Russiagate e tutte le questioni legali connesse. Si tratta di Richard Cullen, ex procuratore distrettuale in Virginia. Anche il presidente ha il proprio avvocato personale, ovvero Marc Kasowitz.
Ieri la notizia che Donald Trump è sotto indagine per "ostruzione alla giustizia"
Donald Trump reagisce attaccando alle rivelazioni sull'indagine aperta nei suoi confronti per ostruzione alla giustizia. "Hanno inventato una storia falsa di collusione con i russi, trovato zero prove e adesso passano all'ostruzione della giustizia sulla storia falsa. Bello". Così su Twitter il presidente degli Stati Uniti, dopo che il Washington Post ha riferito che l'inquilino della Casa Bianca è indagato da Robert Mueller, il procuratore speciale per il Russiagate.
You are witnessing the single greatest WITCH HUNT in American political history - led by some very bad and conflicted people! #MAGA
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 15 giugno 2017
Trump: è una caccia alle streghe
Non si è fatta certo attendere la risposta a caldo del tycoon, finito al centro dell’indagine dell’Fbi sulle possibili ingerenze russe nelle elezioni presidenziali e sulle eventuali collusioni tra i membri del suo staff e il Cremlino. “Stiamo assistendo alla singola caccia alle streghe più grande della storia politica americana, condotta da persone malvagie e confuse”, si è sfogato ancora Trump, dopo qualche minuto sul social network.
They made up a phony collusion with the Russians story, found zero proof, so now they go for obstruction of justice on the phony story. Nice
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 15 giugno 2017
L'accusa portò Nixon alle dimissioni
Una situazione delicata, dal momento che si tratta dello stesso reato che portò Richard Nixon alle dimissioni per evitare l'impeachment. L'ipotesi di ostruzione alla giustizia nei confronti di Trump si è rafforzata dopo il licenziamento del capo dell'Fbi, James Comey, che indagava sul Russiagate. Successivamente Comey, in una deposizione al Senato, ha accusato Trump di avergli chiesto di far cadere l'indagine sull'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn.
Le tappe dell'eventuale messa in stato di accusa
Il cosiddetto “impeachment”, o messa in stato di accusa, prevede il rinvio a giudizio del presidente, qualora si ritenga che abbia commesso particolari illeciti nell'esercizio delle proprie funzioni. Ad avviare il procedimento sarà ora la Camera dei Rappresentanti, che ha la funzione di discutere i presupposti dell’accusa ed eventualmente formularla. Si procederà con la nomina di una commissione di inchiesta che stilerà una relazione e poi sarà il momento del voto. In caso di maggioranza favorevole il caso passerà al Senato, che emetterà il suo giudizio. Sarà sufficiente il voto dei due terzi dei senatori a favore della condanna, perché il presidente venga destituito dalla carica e interdetto dai pubblici uffici.