ECONOMIA
L'intervista
Schauble: "Renzi ha il giusto approccio, speriamo ce la faccia". E Berlino non cambia sull'austerità
Il ministro delle finanza tedesco promuove il premier italiano ma ribadisce la necessità di muoversi all'interno delle regole Ue: "Bilanci solidi sono premessa per crescita sostenibile"
Una promozione che non significa però un cambio di rotta sul fronte delle politiche economiche. "Bilanci solidi - ha spiegato il ministro - sono la premessa per una crescita sostenibile. Dobbiamo attenerci a quello che abbiamo stabilito", ha ribadito riferendosi alle regole europee.
Schauble ha quindi confermato una sostanziale sintonia di vedute con Mario Draghi, rispedendo al mittente le voci che li vorrebbero promotori di diverse linee guida. "Mario Draghi - ha detto il ministro - ha sempre detto che la politica monetaria non può risolvere i problemi dei governi Ue. Siamo sempre stati d'accordo sul fatto che per più crescita servano le riforme".
Parlando poi di Europa e di partner europei, Schauble ha sottolineato come tutti i paesi dell'Unione siano importanti: "In Europa - ha detto - siamo tutti uguali e forti, e questo è un fondamentale principio europeo. Ogni tanto un paese ha un problema e altre volte tocca altri. Alcuni stati però - ha sottolineato il ministro - negli ultimi anni sul fronte ripresa economica hanno fatto progressi persino maggiori rispetto noi, come ad esempio l'Austria, l'Olanda o i paesi scandinavi".
Schauble ha poi negato che sull'Europa si addensino nubi e, a chi parla di una terza crisi, ha risposto: "Non siamo di fronte ad una nuova recessione e sono sicuro che in Europa non ci sarà una nuova crisi". Anche se ha riconosciuto che l'instabilità prodotta dalle molte crisi internazionali non aiuta certo i mercati.
Tornando poi ai Paesi più in difficoltà nell'Unione, e quindi anche all'Italia, Schauble ha rilevato che "nell'Europa meridionale c'è un alto tasso di disoccupazione giovanile. La soluzione a questo non sono però politiche di crescita statale. Per la crescita - ha concluso - servono gli investimenti che creano lavoro".