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ECONOMIA

L'ad di Fiat Chrysler e il ministro dell'Economia al Forum Ambrosetti

Marchionne al governo: "Scegliete tre cose e fatele". Padoan: "Non solo annunci"

Protagonisti indiscussi dell'ultima giornata al workshop di Cernobbio. Da una parte il mondo dell'impresa dell'ad di Fca che chiede di fare presto all'esecutivo, dall'altra il governo con il ministro Padoan che promette: "Il nostro programma serve a ridare la competitività al Paese, ridare fiducia alle famiglia e alle imprese"

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e l'ad di Fca Sergio Marchionne
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Cernobbio (Como) I protagonisti del forum Ambrosetti di Cernobbio sono stati loro. Da una parte il top manager Sergio Marchionne, colui che rappresenta l'impresa Fiat Chrsysler, una tra le più grandi aziende automobilistiche del mondo. Dall'altra, il ministro dell'Economia Padoan, titolare di Via XX Settembre per il governo Renzi. Il governo dei mille giorni. Precisazione non è a caso. Proprio perchè su questo argomento  i due hanno incentrato i loro interventi davanti alla platea di Cernobbio.

A 'istigare' il governo ci ha pensato subito l'ad di Fiat. "Siamo ora nell'orizzonte dei 1000 giorni - ha detto Marchionne e ci troviamo un governo di persone giovani e determinate a scardinare il sistema. Scegliete tre cose - ha detto rivolgendosi all'esecutivo - realizzatele e passate alle tre successive" (GUARDA VIDEO). L'Invito di Marchionne è quello di è 'dimagrire, asciugare la presenza dello Stato nella vita delle persone e rimuovere gli ostacoli dai binari".
Su questo da Cernobbio ha tuonato il Super Commissario per la spending review, Carlo Cottarelli, convinto siano indispensabili non solo tagli, ma anche maggiori controlli e sanzioni. 
Assist irresistibile per il ministro dell'Economia che sulla revisione ha già avvertito si troveranno le risorse della Legge di Stabilità e sulla mission del governo dei mille giorni dice: "Il nostro programma serve a ridare la competitività al Paese, si fanno nuove riforme e si prosegue con quelle avviate nella speranza che torni la fiducia, bisogna ridare fiducia alle famiglia e alle imprese" (GUARDA VIDEO).
Non solo annunci, insomma: si agisce e si agirà fino al 2017, fa intendere Padoan. E al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che questa mattina dalle colonne di Repubblica ha esortato il governo ha non perdere tempo per trasmettere un "disegno organico" e fare chiarezza sulle riforme, il ministro delle Finanze ha risposto che il governo è capacissimo di fare le riforme da solo e che le queste aiuteranno "a migliorare la finanza pubblica".  "La crisi - ha aggiunto Padoan - è iniziata nel 2007. E i 1000 giorni finiranno nel 2017. Molti saranno tentati di dire che sarà un decennio perduto. Faremo in modo che non sarà così".

Capitolo lavoro, questione carissima sia a Marchionne sia a Padoan. L'ad di Fiat Chrysler ha parlato di burocrazia, di mancanza di investimenti, di difficoltà con cui lui e la sua impresa si sono scontrati in passato e si scontrano tutti i giorni. Il numero uno di FCA non solo ha esortato il governo a fare in fretta, il prima possibile. Ma ha anche parlato di una visione del mercato del lavoro statica, della mancanza di certezze del diritto, ostacoli quasi insormontabili per chi vuole fare impresa, di Irap 'che tutti a parole considerano iniqua ma esiste', e che è una tassa figlia della cultura anti-industriale" che c'è in Italia. Il sistema italiano - ha spiegato - ha spostato la gestione della vita lavorativa dei suoi cittadini sulle aziende. Nel momento in cui la persona ottiene lavoro l'azienda diventa l'ente responsabile e se ne assume anche la responsabilità morale".

Secondo assist per Padoan che, riprendendo le parole del ministro Maria Elena Boschi, ha affermato la centralità del lavoro nel programma di governo. Nella legge di stabilità, ha annunciato, oltre ad essere confermato il bonus di 80 euro, verranno inseriti anche "benefici fiscali per le imprese" e norme per il rimborso dei debiti della pubblica amministrazione. 

Tornando a Marchionne, infine, sollecitato dai giornalisti, gela il Presidente Ferrari Montezemolo sulle voci di un suo possibile addio alla Rossa: "Nessuno è indispensabile", dice l'ad Fiat Chrysler (LEGGI) 
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