ECONOMIA
"Nella legge di stabilità bonus 80 euro e sgravi imprese"
Padoan: "La riforma del lavoro ha un ruolo centrale. Non solo annunci, dobbiamo comunicare meglio"
Dal workshop Ambrosetti di Cernobbio il titolare del dicastero di via XX settembre replica a Marchionne: "Non solo annunci, dobbiamo comunicare meglio". Padoan aggiunge: "Vedo sintomi di ripresa". Sull'Italia: "Se cresce il Paese, cresce anche l'Europa"
Cernobbio (Co)
"Le riforme aiutano a migliorare la finanza pubblica e la riforma del lavoro ha un ruolo centrale". Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan intervenendo al workshop Ambrosetti di Cernobbio. Il titolare del dicastero di via XX settembre replica poi a Marchionne sul programma dei 1000 giorni del governo e dice che questo servirà "a ridare la competitività al Paese" in un contesto "in cui si fanno nuove riforme e si prosegue con quelle avviate nella speranza che torni la fiducia". "Bisogna ridare fiducia alle famiglie e alle imprese", ribadisce il ministro. Poi precisa che il lavoro del governo non si basa solo su annunci, ma ammette che ci siano 'difficoltà di comunicazione'.
La legge di stabilità secondo il ministro va vista come "uno dei primi passi di una strategia di 1000 giorni che porti il Paese sul sentiero di crescita più forte e più ricco di occupazione' ed è anche 'un contributo essenziale per una ripresa della crescita e del rafforzamento della stabilita in Europa'. Il governo, dice è capacissimo di dare le riforme per l'Italia, "noi faremo la nostra parte in Europa e l'Europa farà la sua". "La crisi - aggiunge - è iniziata nel 2007. I mille giorni finiranno nel 2017. Molti saranno tentati di dire che sarà un decennio perduto. Faremo in modo che non sarà così". Nella legge di stabilità, annuncia, verrà anche confermato il bonus di 80 euro ma verranno inseriti anche "benefici fiscali per le imprese" nonché le norme per il rimborso dei debiti della pubblica amministrazione.
Per tornare a crescere ed essere competitivi - spiega il ministro - è necessario aumentare gli investimenti nel nostro Paese. Investimenti che ora "sono insufficienti in Europa e in tutti i Paesi, ma ritenuti essenziali
per tradurre in ricchezza innovazioni che possono essere introdotte nel sistema, sono il modo in cui le riforme strutturali danno frutto". Il ministro dell'Economia spiega poi di vedere "sintomi di ripresa" nel Paese facendo riferimento "ai primi risultati dei mini-bond, che non saranno da prima pagina, ma fanno ben sperare, è sintomo di ripresa".
Il ministro poi torna sulla questione del debito pubblico su cui, dice, si leggono ricette fantasiose per abbatterlo rapidamente e facilmente per importi cospicui. "Il governo - aggiunge - è impegnato in un programma di privatizzazioni che avrà impatto anche sulle imprese partecipate con una maggiore apertura del capitale all'esterno". E proprio sulla riduzione del debito pubblico il titolare delle Finanze ribadisce l'intenzione di interventire sulle municipalizzate: "Sono in arrivo - dice misure che agevoleranno accorpamenti, dismissioni e quotazioni". Poi spiega che "il governo si è impegnato nel programma di riduzione del debito, agendo sia sulle privatizzazioni che sull'ottimizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico".
Poi un occhio al rating, ossia al merito di credito italiano sui mercati finanziari che, dice Padoan, "non va dato per scontato e va difeso giorno per giorno" e per questo "ci sono limiti che alcuni considerano simbolici, come il 3% (del rapporto deficit/Pil ndr). Limiti importanti".
Capitolo Europa. "La situazione - dice Padoan - è aggravata dal fatto che i prezzi abbiano questo andamento. Questo richiede che l'Europa faccia uno sforzo congiunto, le istituzioni, ciascuno per propria parte, faccia ciò che è necessario".
La legge di stabilità secondo il ministro va vista come "uno dei primi passi di una strategia di 1000 giorni che porti il Paese sul sentiero di crescita più forte e più ricco di occupazione' ed è anche 'un contributo essenziale per una ripresa della crescita e del rafforzamento della stabilita in Europa'. Il governo, dice è capacissimo di dare le riforme per l'Italia, "noi faremo la nostra parte in Europa e l'Europa farà la sua". "La crisi - aggiunge - è iniziata nel 2007. I mille giorni finiranno nel 2017. Molti saranno tentati di dire che sarà un decennio perduto. Faremo in modo che non sarà così". Nella legge di stabilità, annuncia, verrà anche confermato il bonus di 80 euro ma verranno inseriti anche "benefici fiscali per le imprese" nonché le norme per il rimborso dei debiti della pubblica amministrazione.
Per tornare a crescere ed essere competitivi - spiega il ministro - è necessario aumentare gli investimenti nel nostro Paese. Investimenti che ora "sono insufficienti in Europa e in tutti i Paesi, ma ritenuti essenziali
per tradurre in ricchezza innovazioni che possono essere introdotte nel sistema, sono il modo in cui le riforme strutturali danno frutto". Il ministro dell'Economia spiega poi di vedere "sintomi di ripresa" nel Paese facendo riferimento "ai primi risultati dei mini-bond, che non saranno da prima pagina, ma fanno ben sperare, è sintomo di ripresa".
Il ministro poi torna sulla questione del debito pubblico su cui, dice, si leggono ricette fantasiose per abbatterlo rapidamente e facilmente per importi cospicui. "Il governo - aggiunge - è impegnato in un programma di privatizzazioni che avrà impatto anche sulle imprese partecipate con una maggiore apertura del capitale all'esterno". E proprio sulla riduzione del debito pubblico il titolare delle Finanze ribadisce l'intenzione di interventire sulle municipalizzate: "Sono in arrivo - dice misure che agevoleranno accorpamenti, dismissioni e quotazioni". Poi spiega che "il governo si è impegnato nel programma di riduzione del debito, agendo sia sulle privatizzazioni che sull'ottimizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico".
Poi un occhio al rating, ossia al merito di credito italiano sui mercati finanziari che, dice Padoan, "non va dato per scontato e va difeso giorno per giorno" e per questo "ci sono limiti che alcuni considerano simbolici, come il 3% (del rapporto deficit/Pil ndr). Limiti importanti".
Capitolo Europa. "La situazione - dice Padoan - è aggravata dal fatto che i prezzi abbiano questo andamento. Questo richiede che l'Europa faccia uno sforzo congiunto, le istituzioni, ciascuno per propria parte, faccia ciò che è necessario".