Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Sciopero-della-fame-a-tempo-indeterminato-contro-la-violazione-dei-diritti-umani-in-Turchia-2dc39ffc-41f6-450e-a126-83ec2d5bfe19.html | rainews/live/ | true
MONDO

I curdi chiedono notizie di Abdullah Ocalan, in totale isolamento da 515 giorni

50 curdi in sciopero della fame contro le violazioni dei diritti umani in Turchia

Allo sciopero della fame partecipano deputati nazionali del HDP e regionali del DBP oltre ai cosindaci di numerose città curde e gli esponenti della società civile. Durante il colpo di stato fallito del 15 luglio, alcuni golpisti avrebbero cercato di attaccare la prigione di Imrali dove è detenuto Ocalan

Condividi
Cinquanta esponenti della comunità curda in Turchia hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indefinito per protestare contro le violazioni dei diritti umani in Turchia. Gli esponenti curdi chiedono inoltre che, dopo 515 giorni di completo isolamento, sia consentito ad un delegato della famiglia o a un avvocato di incontrare l'ex capo del PKK Abdullah Ocalan, che si trova in un carcere sull'isola di Imrali nel Mar di Marmara. E' stato inoltre riferito che durante il colpo di stato fallito del 15 luglio i golpisti hanno cercato di attaccare anche la prigione di Imrali.

Il giuppo dei curdi in sciopero della fame include 5 deputati del partito HDP, i co-sindaci di numerose città e distretti di Diyarbakir, esponenti politici locali, artisti, intellettuali ed esponenti della società civile oltre a numerose donne organizzate nel Libero congresso delle donne curde (KJA).

Gli attivisti curdi si trovano a Diyarbakir negli uffici del DBP il partito regionale curdo che governa la gran parte dei minicipi del Kurdistan turco.



 
Condividi