MONDO
Vigilia del referendum
Scozia, domani il voto: per i sondaggi avanti il "no" all'indipendenza. Appello di Bill Clinton
Secondo i sondaggi l'esito resta incerto, ma gli unionisti sono in leggero vantaggio. L'ex presidente Usa auspica il mantenimento dell'unità. Gli scommettitori puntano sul "no"
Edimburgo (Scozia)
Alla vigilia dello storico voto sull’indipendenza della Scozia, arriva un nuovo appello dagli Stati Uniti. È un altro messaggio in favore dell’unità e a formularlo è un ex presidente: Bill Clinton. Secondo i sondaggi l’esito resta incerto, anche se il fronte del “no” viene dato in leggero vantaggio.
L'appello di Clinton
Bill Clinton si è unito all’attuale presidente americano, Barack Obama, e all’ex segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che già nelle scorse settimane avevano auspicato il mantenimento dell’unità del Regno Unito. Pur riconoscendo che la decisione spetta unicamente ai 4,3 milioni di elettori scozzesi, Bill Clinton ha sottolineato quelli che sono i potenziali rischi dell’indipendenza, a partire da quello di mantenere la sterlina senza il sostegno che far parte del Regno Unito comporta e dall'incertezza economica che innescherebbe un lungo e complesso processo negoziale a seguito di una separazione.
I sondaggi: unionisti in leggero vantaggio
Le urne apriranno domani alle 8 italiane. Gli ultimi sondaggi parlano di un testa a testa, ma attribuiscono alcuni punti percentuali di vantaggio agli unionisti. Un rilevamento condotto per il Daily Telegraph vede il fronte del “No” in testa con il 52% e gli indipendentisti al 48%, con l'esclusione degli indecisi. La stessa distanza è registrata da un sondaggio Icm pubblicato sulla Scotsman e da un rilevamento Survation condotto per il Daily Mail. Calcolando anche gli indecisi, il sondaggio Opinium per il Daily Telegraph segnala il “No” al 49%, il “Sì” al 45% e gli indecisi al 6%. Per il rilevamento Icm gli unionisti sono al 45%, gli indipendentisti al 41% e gli indecisi al 14%, mentre quello Survation vede il fronte del “No” al 48%, il “Sì” al 44% e gli indecisi all'8%.
Gli scommettitori puntano sul "no"
Meno incerti sull’esito del voto appaiono gli scommettitori. I boomakers inglesi riferiscono che la maggior parte delle puntate è sul “no” all’indipendenza. Anche le quote appaiono orientate in questa direzione, con l’addio della Scozia al Regno Unito che paga molto più della sua permanenza. Il risultato renderebbe molto felice la regina, ma anche uno scommettitore londinese, che ha puntato sul “no” 800mila sterline, cioè circa un milione di euro. In caso di successo, guadagnerebbe circa 215mila euro.
L'appello di Clinton
Bill Clinton si è unito all’attuale presidente americano, Barack Obama, e all’ex segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che già nelle scorse settimane avevano auspicato il mantenimento dell’unità del Regno Unito. Pur riconoscendo che la decisione spetta unicamente ai 4,3 milioni di elettori scozzesi, Bill Clinton ha sottolineato quelli che sono i potenziali rischi dell’indipendenza, a partire da quello di mantenere la sterlina senza il sostegno che far parte del Regno Unito comporta e dall'incertezza economica che innescherebbe un lungo e complesso processo negoziale a seguito di una separazione.
I sondaggi: unionisti in leggero vantaggio
Le urne apriranno domani alle 8 italiane. Gli ultimi sondaggi parlano di un testa a testa, ma attribuiscono alcuni punti percentuali di vantaggio agli unionisti. Un rilevamento condotto per il Daily Telegraph vede il fronte del “No” in testa con il 52% e gli indipendentisti al 48%, con l'esclusione degli indecisi. La stessa distanza è registrata da un sondaggio Icm pubblicato sulla Scotsman e da un rilevamento Survation condotto per il Daily Mail. Calcolando anche gli indecisi, il sondaggio Opinium per il Daily Telegraph segnala il “No” al 49%, il “Sì” al 45% e gli indecisi al 6%. Per il rilevamento Icm gli unionisti sono al 45%, gli indipendentisti al 41% e gli indecisi al 14%, mentre quello Survation vede il fronte del “No” al 48%, il “Sì” al 44% e gli indecisi all'8%.
Gli scommettitori puntano sul "no"
Meno incerti sull’esito del voto appaiono gli scommettitori. I boomakers inglesi riferiscono che la maggior parte delle puntate è sul “no” all’indipendenza. Anche le quote appaiono orientate in questa direzione, con l’addio della Scozia al Regno Unito che paga molto più della sua permanenza. Il risultato renderebbe molto felice la regina, ma anche uno scommettitore londinese, che ha puntato sul “no” 800mila sterline, cioè circa un milione di euro. In caso di successo, guadagnerebbe circa 215mila euro.