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MONDO

La visita

#PapaFrancesco, secondo giorno in #Ecuador: a Guayaquil lo accoglie una folla oceanica

A poche ore dal suo arrivo in America Latina il Pontefice si sposta nella città più popolosa del Paese con 3,7 milioni di abitanti, oltre il doppio di Quito. La messa a Parco Samanes, di fronte a 900 mila persone: "Non perdete la capacità di rendere grazie a Dio"

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E' una folla immensa quella che ha atteso Papa Francesco a Guayaquil. Già da ieri sera nel parco Parco Samanes, il terzo del Sudamerica per grandezza, c'erano quasi 900mila persone. Nel secondo giorno il viaggio di Bergoglio in Ecuador entra nel vivo e fa tappa nella città più popolosa del paese con 3,7 milioni di abitanti, oltre il doppio di Quito, il suo cuore finanziario e uno dei principali porti del Continente.

"Ringrazio Dio per avermi concesso di venire di nuovo in America Latina... Ho visitato l’Ecuador in diverse occasioni per motivi pastorali; così anche oggi, vengo come testimone della misericordia di Dio e della fede in Gesù Cristo", ha detto il Pontefice al suo arrivo in America Latina.

Ad accogliere Papa Francesco all'arrivo a Guayaquil, il vescovo, monsignor Antonio Arregui Yarza, del clero della prelatura Opus Dei e le autorità locali. Dopo la visita alll'ultramoderno e bellissimo santuario della Divina Misericordia, eretto a 20 anni dalla visita di San Giovanni Paolo II che dell'immagine di Gesù con la luce che esce dal costato e della coroncina di Suor Faustina Kovalska, dove lo attenderanno alcune centinaia di fedeli anziani o malati che seguiranno la messa attraverso un megaschermo, la messa nell'area del Parco Samanes.

Ieri sera a Quito due file ininterrotte di fedeli avevano salutato il Pontefice negli 8 chilometri percorsi con la jeep scoperta  mentre era diretto dall'aeroporto alla nunziatura. Lo stesso itinerario (40 chilometri in tutto) il Papa ripercorrerà oggi pomeriggio al rientro da Guayaquil per raggiungere il Palazzo Presidenziale dove avrà un nuovo incontro con Correa: il quinto dopo quelli romani (19 marzo e 19 aprile 2013 e 28 aprile scorso) e il breve colloquio di ieri nell'aerostazione. Dal Palazzo raggiungerà poi la Cattedrale passando davanti alla targa che ricorda l'uccisione il 6 agosto 1875, del presidente Gabriel Gregorio Garcia y Moreno, per mano dei sicari della massoneria, sempre ben diffusa tra i latifondisti.

La Perla del Pacifico
Guayaquil è considerata "la Perla del Pacifico" e una leggenda narra che il nome derivi dall'unione di quelli dell'eroico capo indio Guayas e della sua sposa Quil, divenuti simbolo della resistenza indigena che, secondo la tradizione popolare, preferirono lottare fino alla morte piuttosto che sottomettersi ai conquistadores spagnoli. Soprattutto, però, il nome di Guayaquil è legato al progetto bolivariano della "Grande Colombia" ed è simbolo per questo dell'indipendenza latinoamericana.
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