Siria
Aleppo: distrutta la principale pompa dell'acqua. Obama e Merkel: "Barbari" i raid russo-siriani
L'inviato Onu Staffan De Mistura in un'intervista a Repubblica: "E' una fase della guerra disumana. Ospedali e scuole colpiti intenzionalmente". Msf a Damasco e Mosca: fermare il "bagno di sangue". L'Onu aprirà un'inchiesta sull'attacco a un convoglio umanitario
E' stata distrutta stamani da raid aerei russi e governativi siriani la principale pompa d'acqua che serviva Aleppo est, la zona della città controllata dagli insorti, ma popolata da centinaia di migliaia di civili, metà dei quali sono bambini, e sotto il fuoco aereo russo e governativo. Lo riferisce la Società idrica siriana, citata dall'Aleppo Media Center, che spiega che ripetuti attacchi aerei compiuti stamattina hanno distrutto e reso inservibile la pompa situata a Suleiman Halabi, a est della città.
Il presidente degli Stati uniti Barack Obama e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno intanto condannato i bombardamenti da parte russa e del regime siriano di Bashar al Assad, definendoli "barbari". Il governo siriano e il suo alleato russo "hanno una speciale responsabilità nel porre termine ai combattimenti in Siria", hanno concordato i due leader in una telefonata, condannando con forza "i bombardamento su Aleppo est". I due leader fanno eco all'allarme lanciato dall'Onu, che denuncia una catastrofe umanitaria mai vista, neanche nei cinque anni di brutale guerra in Siria.
La Russia e Damasco hanno lanciato in queste ore una massiccia offensiva per riprendere la città, la cui parte orientale è sotto il controllo dei ribelli, dopo che la tregua concordata da Mosca con Washington è finita rovinosamente.
Obama e Merkel hanno fatto appello alle parti sul terreno a "continuare a rispettare il cessate-il-fuoco, iniziare il disimpegno delle forze lungo la linea di contatto al più presto possibile e fornire agli osservatori internazionali pieno accesso all'intera zona di conflitto.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha annunciato la prossima istituzione
di una commissione d'inchiesta per far luce sull'attacco contro un convoglio umanitario della scorsa settimana in Siria, costato la vita a diciotto persone. La commissione interna Onu "accerterà i fatti dell'incidente" del 19 settembre e li riporterà a Ban, che "deciderà quali ulteriori passi intraprendere", indica un comunicato.
Msf a Damasco e Mosca: fermare il "bagno di sangue"
Medici Senza Frontiere (MSF) chiede al governo siriano e ai suoi alleati di fermare i bombardamenti che stanno provocando un bagno di sangue tra i civili di Aleppo. Il 28 settembre, poche ore prima che il Consiglio di Sicurezza dell`ONU si riunisse per discutere l'attuazione della risoluzione 2286 sulla protezione delle strutture mediche, altri due ospedali supportati da MSF sono stati gravemente danneggiati dai bombardamenti e sono ora fuori servizio. Lo afferma Msf in una nota. "Le bombe piovono dagli aerei della coalizione guidata dalla Siria e l'intera zona est di Aleppo è diventata una gigantesca trappola mortale. Il governo siriano deve fermare i bombardamenti indiscriminati e la Russia, in quanto principale alleato politico e militare della Siria, ha la responsabilità di esercitare pressione per fermare tutto questo", dice Xisco Villalonga, direttore delle operazioni di MSF.
Secondo la Direzione della Sanità nella zona est di Aleppo, dal 21 al 26 settembre gli ospedali che sono ancora funzionali ad Aleppo hanno ricevuto più di 822 feriti, di cui almeno 221 bambini, e più di 278 cadaveri, di cui almeno 96 bambini. "Tutte le unità di terapia intensiva sono piene. I pazienti devono aspettare che qualcuno muoia per essere spostati in un letto libero in terapia intensiva. Abbiamo solo tre sale operatorie e soltanto ieri abbiamo dovuto effettuare più di 20 interventi chirurgici addominali", racconta il dottor Abu Waseem, direttore di un ospedale traumatologico supportato da MSF nella zona est di Aleppo. "Il personale dell'ospedale sta lavorando fino a 20 ore al giorno, perché non puoi andartene a casa e lasciare che la gente muoia". A causa del numero massiccio di feriti le scorte mediche si stanno rapidamente esaurendo in tutti gli ospedali. MSF aveva potuto consegnare un carico di forniture mediche in città nel mese di agosto, durante il breve periodo in cui l'assedio era stato nuovamente interrotto, ma non è più riuscita a farlo. "Negli ultimi mesi, abbiamo fatto tutto il possibile per continuare a sostenere gli ospedali di Aleppo. Ora, con un assedio totale sulla città, gli attacchi ai convogli umanitari e gli intensi bombardamenti, siamo impotenti", prosegue Villalonga.
De Mistura: "Fase della guerra disumana"
"Chiaro che nei bombardamenti di Aleppo Est sono stati colpiti intenzionalmente ospedali, scuole, perfino panetterie e mercati, per rendere impossibile la sopravvivenza dei civili in quella parte della città. una fase della guerra agghiacciante, disumana, una catastrofe, e non a caso il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ha parlato di 'condizioni che possono contemplare crimini di guerra'". Lo dice a Repubblica Staffan de Mistura, inviato Onu per la Siria. Assad e i russi attaccano con tanta violenza perché "Aleppo è una città simbolica", spiega, "è la Milano di Siria, il luogo che il governo vuole riconquistare a qualsiasi prezzo, anche contro gli accordi appena firmati da Russia e Stati Uniti. Ad Aleppo nella zona controllata dai governativi vivono 1 milione 600 mila cittadini; 350 mila nella zona controllata dai ribelli, e di questi il 40 per cento sono bambini". "Aleppo Est fino a poche settimane fa poteva essere rifornita dal confine turco: adesso è assediata, non si riesce ad uscire e ricevere rifornimenti. Non posso escludere che i civili siano stati usati come scudi umani, così come non escludo che ribelli si siano nascosti dentro ospedali o moschee sperando di non essere colpiti... ma ormai i bombardamenti colpiscono ovunque".
De Mistura conferma l'utilizzo di bombe 'bunker buster', "progettate per sfondare i bunker di cemento armato che proteggono aerei da caccia o altri installazioni militari. In Siria vengono lanciate contro i palazzi civili". "L'accordo del 9 settembre prevede 7 giorni di tregua prima di passare a una nuova fase che prevede due passaggi delicati. La Russia dovrà convincere Assad a mettere a terra aerei ed elicotteri. Washington dovrà separare i ribelli di Al Nusra/Al Qaeda dai ribelli considerati accettabili. Molti non vogliono arrivare a questa fase".