MONDO
La città, in mano ai ribelli, è assediata dalle forze lealiste
Siria, al via l'evacuazione della città di Homs
Ieri l'Onu aveva annunciato il raggiungimento di un accordo per una "pausa umanitaria" allo scopo di consentire l'evacuazione dei civili e l'avvio degli aiuti umanitari. Intanto il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon condanna gli attacchi con barili bomba delle forze lealiste sulla città di Aleppo. Il regime conferma la partecipazione al nuovo round di colloqui alla conferenza di pace Ginevra2
Siria
Tutto pronto per l’evacuazione di centinaia di civili intrappolati nella città vecchia di Homs, in mano ai ribelli e assediata da quasi 600 giorni dalle forze lealiste siriane. L’evacuazione è frutto di un accordo per una “pausa umanitaria” annunciato dall'Onu.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani sono almeno 2500 i civili che sono rimasti blocatti dall’assedio di Homs, sopravvivendo solo mangiando olive.
Tra quanti saranno evacuati non ci sono gli uomini tra i 15 e i 55 anni perché potrebbero essere dei combattenti. Lo fa sapere il governatore della città, secondo quanto riporta la televisione siriana.
L’accordo sull’evacuazione
Ieri il governo del presidente Bashar Assad ha raggiunto l'accordo sull'evacuazione con le Nazioni unite, secondo cui centinaia di civili potranno allontanarsi dalle aree assediate e i convogli con gli aiuti umanitari potranno entrare nella zona.
Un primo accordo per l'evacuazione di donne e bambini era stato annunciato dal negoziatore internazionale Lakhdar Brahimi il 26 gennaio durante i colloqui di Ginevra 2. Ma l'intesa non aveva avuto seguito, sia a causa del rifiuto di molte donne di partire con i figli lasciando gli uomini in città, sia per le richieste di garanzie da parte dei ribelli sull'arrivo di aiuti umanitari.
Bombardamenti ad Aleppo: la condanna di Ban Ki-moon
Intanto proseguono le violenze nel resto del Paese. Ad Aleppo oltre 250 persone sono morte negli ultimi cinque giorni a causa dei barili esplosivi sganciati dagli elicotteri governativi su quartieri controllati dagli insorti.
Durissima la condanna del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon affidata al suo portavoce: "Il segretario generale ancora una volta condanna l'utilizzo indiscriminato di qualsiasi arma nei confronti dei civili, in violazione degli obblighi derivanti dal diritto internazionale umanitario e dalle norme sui diritti umani", e chiede alle parti di attivarsi "immediatamente" per arginare le violenze e trovare una soluzione pacifica al conflitto in Siria.
Regime conferma la propria presenza alla nuova tornata di colloqui a Ginevra 2
Il regime di Bashar al-Assad ha confermato ufficialmente la propria partecipazione alla seconda tornata di colloqui con le forze di opposizione, in programma lunedì prossimo, nell'ambito della conferenza internazionale di pace sulla Siria detta Ginevra 2. A dare l'annuncio è stato Faisal Muqdad, vice ministro degli Esteri e membro della delegazione governativa, citato dalla televisione statale e dall'agenzia di stampa ufficiale 'Sana'. La presenza lealista alla nuova fase negoziale era rimasta in dubbio dopo il muro contro muro che aveva caratterizzato la prima, conclusasi senza esiti il 31 gennaio scorso nella città svizzera.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani sono almeno 2500 i civili che sono rimasti blocatti dall’assedio di Homs, sopravvivendo solo mangiando olive.
Tra quanti saranno evacuati non ci sono gli uomini tra i 15 e i 55 anni perché potrebbero essere dei combattenti. Lo fa sapere il governatore della città, secondo quanto riporta la televisione siriana.
L’accordo sull’evacuazione
Ieri il governo del presidente Bashar Assad ha raggiunto l'accordo sull'evacuazione con le Nazioni unite, secondo cui centinaia di civili potranno allontanarsi dalle aree assediate e i convogli con gli aiuti umanitari potranno entrare nella zona.
Un primo accordo per l'evacuazione di donne e bambini era stato annunciato dal negoziatore internazionale Lakhdar Brahimi il 26 gennaio durante i colloqui di Ginevra 2. Ma l'intesa non aveva avuto seguito, sia a causa del rifiuto di molte donne di partire con i figli lasciando gli uomini in città, sia per le richieste di garanzie da parte dei ribelli sull'arrivo di aiuti umanitari.
Bombardamenti ad Aleppo: la condanna di Ban Ki-moon
Intanto proseguono le violenze nel resto del Paese. Ad Aleppo oltre 250 persone sono morte negli ultimi cinque giorni a causa dei barili esplosivi sganciati dagli elicotteri governativi su quartieri controllati dagli insorti.
Durissima la condanna del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon affidata al suo portavoce: "Il segretario generale ancora una volta condanna l'utilizzo indiscriminato di qualsiasi arma nei confronti dei civili, in violazione degli obblighi derivanti dal diritto internazionale umanitario e dalle norme sui diritti umani", e chiede alle parti di attivarsi "immediatamente" per arginare le violenze e trovare una soluzione pacifica al conflitto in Siria.
Regime conferma la propria presenza alla nuova tornata di colloqui a Ginevra 2
Il regime di Bashar al-Assad ha confermato ufficialmente la propria partecipazione alla seconda tornata di colloqui con le forze di opposizione, in programma lunedì prossimo, nell'ambito della conferenza internazionale di pace sulla Siria detta Ginevra 2. A dare l'annuncio è stato Faisal Muqdad, vice ministro degli Esteri e membro della delegazione governativa, citato dalla televisione statale e dall'agenzia di stampa ufficiale 'Sana'. La presenza lealista alla nuova fase negoziale era rimasta in dubbio dopo il muro contro muro che aveva caratterizzato la prima, conclusasi senza esiti il 31 gennaio scorso nella città svizzera.