La guerra
L'esercito di Assad riprende il controllo del centro di Aleppo. Ancora missili su un ospedale
Intanto l'Unicef lancia l'allarme per la drammatica situazione nella città, dove 100mila bambini sono costretti a bere acqua contaminata. Il Papa: "I responsabili ne risponderanno a Dio"
Le forze militari siriane fedeli al presidente Bashar al-Assad hanno riconquistato il controllo della zona nei pressi del quartiere al Farafira di Aleppo, nel cuore della città vecchia, strappandolo dalle mani dei ribelli sotto un diluvio di bombe. Per la prima volta dopo due anni, la linea del fronte si è spostata in avanti secondo quanto riferito da fonti militari siriane. Si tratta del primo concreto successo nel corso della controffensiva lanciata dal regime di Damasco per riprendere il controllo della città, da anni divisa tra zone ribelli e fedeli al governo.
Al momento, unità militari del genio stanno procedendo al disinnesco delle trappole esplosive disseminate dai guerriglieri islamisti in fuga. La riconquista giunge dopo diversi giorni di pesanti incursioni aeree da parte dell'aviazione siriana appoggiata da quella russa sui quartieri orientali di Aleppo dopo la rottura della tregua negoziata tra Washington e Mosca. Le violentissime incursioni aeree hanno spinto le potenze occidentali ad attribuire alla Russia la responsabilità di veri e propri crimini di guerra, accuse che il Cremlino ha rispedito al mittente giudicandole inaccettabili.
Missili su ospedale di Aleppo Est
Secondi medici citati dall'agenzia Reuters missili avrebbero colpito questa mattina l'ospedale di Aleppo Est, nella zona controllata dai ribelli. Il radiologo Mohammed Abu Rajab riferisce di macerie cadute sul reparto terapia intensiva, dove sono ricoverati i pazienti. Il raid sarebbe avvenuto prima dell'alba, intorno alle 4.
Unicef: acqua contaminata per 100mila bambini di Aleppo
5 giorni fa gli intensi attacchi hanno danneggiato le stazioni di pompaggio dell'acqua che fornivano acqua pulita a 250mila persone nella parte orientale della citta' di Aleppo. Lo scrive l'Unicef che spiega come "oltre 100mila bambini sono stati costretti a bere acqua da fonti non sicure, o da fori superficiali nelle tubature o da pozze d'acqua che fuoriusciva dai tubi rotti".
Privare i bambini di acqua pulita "li espone al rischio di epidemie di malattie legate all'acqua e si aggiunge alla sofferenza, alla paura e all'orrore che i bambini ad Aleppo vivono giorno dopo giorno", ha dichiarato Hanaa Singer, rappresentante Unicef in Siria. L'Unicef- si legge- sta supportando interventi urgenti per riparare i danni alle stazioni di pompaggio dell'acqua.
Entrato a Madaya dopo cinque mesi, L'Unicef ha preso parte ad una missione con convogli inter-agenzie in quattro citta': Madaya e Zabadani nella Damasco rurale e a Foah e Kefraya nel governatorato di Idlib.
Papa: Responsabili bombardamenti a Aleppo risponderanno a Dio
"Il mio pensiero va un'altra volta all'amata e martoriata Siria. Continuano a giungermi notizie drammatiche sulla sorte delle popolazioni di Aleppo, alle quali mi sento unito nella sofferenza, attraverso la preghiera e la vicinanza spirituale". Così Papa Francesco a conclusione dell'udienza generale in piazza San Pietro.
"Nell`esprimere profondo dolore e viva preoccupazione per quanto accade in questa già martoriata città, dove muoiono bambini malati ammalati giovani vecchi, tutti... rinnovo a tutti l`appello ad impegnarsi con tutte le forze nella protezione dei civili, quale obbligo imperativo ed urgente. E appello alla coscienza dei responsabili dei bombardamenti che dovranno dare conto davanti a Dio".
Gentiloni: la Russia collabori o la rottura diplomatica sarà drammatica
"Io ancora mi auguro che prevalga il buon senso da parte russa e che la Russia collabori nel far smettere Assad nel suo atteggiamento di massacrare il suo popolo". Lo ha detto Paolo Gentiloni intervistato da Radio Anch'io sul dramma di Aleppo. "Se non lo farà sarà io credo che inevitabile una rottura drammatica a livello diplomatico internazionale - ha continuato il ministro degli Esteri - salteranno tutti questi tavoli di negoziati con la Russia che tornerà ad essere isolata e tutto per assecondare un dittatore nella via del declino? Io continuo a sperare che sia possibile riprendere quel filo del negoziato".
Gentiloni infatti ricorda come si fosse "arrivati molto vicini a New York, abbiamo avuto discussioni di ore e ore con la Russia, alla fine il tavolo è saltato, io ancora mi auguro che riprenda, perché purtroppo una soluzione militare non è alla nostra portata in questo momento".
L'obiettivo quindi, ha spiegato ancora il ministro, è riprendere "l'idea di tregua che con i russi era stata negoziata tre settimane fa". "I russi non hanno mantenuto l'impegno che sembrava possibile all'inizio di settembre", aggiunge Gentiloni ribandendo che la "Russia è la leva da usare per mettere fine a questo comportamento di Assad".
Ricordando poi che "noi italiani avevamo visto un anno fa l'intervento russo come un possibile rimedio ai problemi della Siria", Gentiloni ha sottolineato di voler dire "una cosa chiara ai nostri partner russi". "Che cosa portano a casa con questo atteggiamento?", si chiede il ministro spiegando come "il tavolo simbolicamente presieduto da Russia ed Usa sulla Siria è tra virgolette un grande successo per Putin dal punto di vista politico - argomenta Gentiloni - Loro perderanno tutto questo se continueranno questo atteggiamento della Russia in Siria ed ad Aleppo non ci sarà più questo ruolo internazionale, la Russia tornerà ad essere completamente isolata e si metterà contro la comunità sunnita che per altro ha nelle regioni Asia centrale e nella stessa Russia una presenza molto forte".