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MONDO

Lotta al terrorismo

Isis. Siria, tentativi di negoziato Usa-Russia. Nato: "Pronti ad aiutare la Libia"

Jens Stoltenberg, in un'intervista a Repubblica, spiega che in Siria: "All'intervento militare e al blocco dei flussi finanziari va affiancata l'attività politica". Mentre in Libia la Nato si "tiene pronta ad assistere un governo nazionale, se ce ne farà richiesta"

Jens Stoltenberg - NATO (Ap)
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"Il nemico del mio nemico è mio amico" recita un proverbio popolare in diversi Paesi. E in questo periodo potrebbe descrivere la condizione di due nazioni storicamente antagoniste: Russia e Stati Uniti sostengono di voler sconfiggere l'Isis e per questo - secondo quanto riferisce il New York Times - stanno negoziando una nuova risoluzione al Consiglio di sicurezza dell'Onu per colpire le finanze dell'Isis con un giro di vite contro chi commercia con lo Stato islamico. 

Ma i passi da fare per una piena collaborazione sono ancora lunghi. E la soluzione definitiva non è ancora stata trovata. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per esempio si augura che la Russia eserciti "un ruolo più costruttivo nella lotta all'Isis, concentrando gli attacchi aerei contro quella fazione. Finora i russi hanno bombardato altri gruppi e si sono concentrati sul sostegno ad Assad".

Jens Stoltenberg, in un'intervista a Repubblica, spiega anche che in Siria non sono sufficienti i bombardamenti e il blocco dei flussi finanziari: "Nessuno sostiene che i bombardamenti aerei risolveranno il problema, ma è importante usare gli attacchi aerei per fermare l'avanzata dell'is. Dopodiché all'intervento militare e al blocco dei flussi finanziari va affiancata l'attività politica", dice. "L'invio di contingenti significativi di truppe da combattimento da parte della coalizione o dei paesi Nato non è in discussione, gli Usa hanno un certo numero, limitato, di forze speciali operative. L'obiettivo della coalizione e della Nato è di rafforzare le risorse militari locali. Non è facile ma è l'unica alternativa".   

"Tutti gli alleati Nato partecipano alla coalizione contro l'Isis e la Nato ha un ruolo decisivo nella lotta al terrorismo. In Afghanistan l'operazione militare è targata Nato. In Giordania, Tunisia e Iraq la Nato svolge un'azione di assistenza e addestramento. in Turchia la Nato è presente con i patriot. Non è un problema se la coalizione non è targata nato, rientra nella flessibilità che dimostriamo nella lotta all'Isis", spiega Stoltenberg. Sulla turchia "è l'alleato più colpito dalla crisi in medio oriente. Entro natale decideremo su un ulteriore pacchetto di misure di assistenza".  

Per quanto riguarda la Libia, dove sono presenti cellule legate all'Isis, la Nato si "tiene pronta ad assistere un governo nazionale, se ce ne farà richiesta. Non stiamo discutendo di una nuova grande operazione militare in Libia, e del resto non mi sentirei di raccomandarlo. Ma se si formerà un governo di unità nazionale, siamo pronti ad aiutarli fornendo assistenza". 
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