Coronavirus
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Speranza: indice contagio è sotto dato 1. Ma non dobbiamo abbassare la guardia
Il ministro della Salute: nella fase 2 dovremo convivere con il virus
Fino a poco fa, ha sottolineato Speranza, "la curva cresceva in modo drammatico. Oggi, essere leggermente sotto il dato per l'indice di trasmissione R con zero ci dice che le misure hanno funzionato e possiamo iniziare a programmare il futuro, ma sempre con i piedi per terra e rispettando le regole perché basta pochissimo per rovinare tutto il lavoro fatto finora".
Nella fase 2 "dovremo immaginare un'organizzazione che ci consenta di uscire dal blocco totale, ma ci vorrà tempo e tantissima gradualità", ha sottolineato il ministro della Salute. "Partiremo dalle cose più essenziali per la ripresa, quindi dalle attività produttive ma in sicurezza, Poi, col massimo della gradualità - ha spiegato - costruiremo delle modalità che riguardino coloro che non sono impegnati in tali attività essenziali". Ma l'invito resta quello alla prudenza: "Ci sono Paesi che hanno riaperto prematuramente, come nel caso di Hong Kong o alcune aree della Cina, e hanno poi dovuto richiudere. Quindi è necessaria grande cautela e gradualità". Nella fase 2, ha quindi chiarito Speranza, "sarà importante investire sulla Medicina del territorio e sui Covid-Hospital per superare la struttura dell'ospedale 'misto'. Inoltre, ci sarà una campagna di test diagnostici e test sierologici e punteremo sull'uso di nuove tecnologie con il lancio di una app che ci consenta una maggiore velocità nel tracciare i casi positivi".