ECONOMIA
Sul Jobs Act: "Sta creando più posti di lavoro si quanto ci aspettassimo"
Stabilità. Padoan: "La resistenza è il segno che le riforme colpiscono dove devono"
Così da Berlino il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, a proposito delle future discussioni in aula sulla legge di stabilità e sulle resistenze che incontreranno le riforme
Berlino
"Domani mi recherò in Parlamento per discutere la legge di stabilità e di resistenza ne troverò tanta, non dirò da quale parte sarà maggiore". Così da Berlino il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il quale ha aggiunto che questo è "il segnale che le riforme sono utili, perché colpiscono dove devono". Il titolare del dicastero di Via XX Settembre ha poi osservato che il Jobs act sta creando più lavoro di quanto si aspettasse il governo, ma anche "lavoro di qualità con contratti a lungo termine. Un dato che va oltre il semplice riferimento al Pil".
Il ministro ha anche parlato di debito pubblico sostenendo che "inizierà a scendere dal 2016 per la prima volta dopo 8 anni di salita". Riguardo alle critiche piovute da più parti nei confronti della legge di stabilità, Padoan ha spiegato che sono giunte "molte raccomandazioni e osservazioni specifiche", ma ha invitato gli interlocutori a "considerare questa Legge di stabilita' come una misura complessiva che sostiene la crescita di famiglie e imprese e prosegue il consolidamento della finanza pubblica".
Alle lamentele dei comuni e degli enti locali in generale, il ministro ha risposto che "con l'abbandono del patto di stabilita' interno, i comuni beneficeranno di notevoli risorse e anche le regioni godranno di piu' risorse, anche se in misura inferiore rispetto a quelle programmate". "Noi tagliamo le tasse su tutti i cespiti più importanti", ha concluso Padoan, "ora è il turno dei tagli sulla casa, del sostegno agli investimenti tramite gli ammortamenti, alle famiglie e alle imprese".
Il ministro ha anche parlato di debito pubblico sostenendo che "inizierà a scendere dal 2016 per la prima volta dopo 8 anni di salita". Riguardo alle critiche piovute da più parti nei confronti della legge di stabilità, Padoan ha spiegato che sono giunte "molte raccomandazioni e osservazioni specifiche", ma ha invitato gli interlocutori a "considerare questa Legge di stabilita' come una misura complessiva che sostiene la crescita di famiglie e imprese e prosegue il consolidamento della finanza pubblica".
Alle lamentele dei comuni e degli enti locali in generale, il ministro ha risposto che "con l'abbandono del patto di stabilita' interno, i comuni beneficeranno di notevoli risorse e anche le regioni godranno di piu' risorse, anche se in misura inferiore rispetto a quelle programmate". "Noi tagliamo le tasse su tutti i cespiti più importanti", ha concluso Padoan, "ora è il turno dei tagli sulla casa, del sostegno agli investimenti tramite gli ammortamenti, alle famiglie e alle imprese".