MONDO
L'inchiesta sulla corruzione
Sudcorea. Intrighi e misteri: lo scandalo della presidente si allarga ai Giochi Invernali
Oggi in procura l'ex vice ministro dello Sport
L'inchiesta sullo scandalo corruzione che travolge la Corea del Sud si allarga e contagia i preparativi delle Olimpiadi invernali del 2018, con l'audizione programmata oggi davanti alla procura di Seoul dell'ex vice ministro dello Sport.
Questa clamorosa vicenda è incentrata sull'amica della presidente Park Geun-Hye, Choi Soon-Sil, sua confidente che ha sempre agito nell'ombra e che è stata arrestata a inizio novembre per frode e abuso di potere. Choi, 60 anni, è accusata di aver utilizzato la sua influenza su Park per costringere gruppi industriali a versare fondi a fondazioni chiacchierate, fondi di cui si è in seguito servita a scopi personali.
Kim Chong, vice ministro dello Sport fino allo scorso mese (incarico ricoperto per tre anni), è sospettato di aver aiutato le fondazioni Choi a ottenere vantaggiosi contratti pubblici. All'arrivo alla procura di Seoul, l'ex ministro è stato preso d'assalto dai giornalisti.
Kim è inoltre sospettato di aver ottenuto, dietro sue pressioni, le dimissioni dell'ex presidente del comitato organizzatore dei Giochi di Pyeongchang, "colpevole" di essersi rifutato di assegnare un appalto a una società parzialmente legata a Choi.
Questa clamorosa vicenda è incentrata sull'amica della presidente Park Geun-Hye, Choi Soon-Sil, sua confidente che ha sempre agito nell'ombra e che è stata arrestata a inizio novembre per frode e abuso di potere. Choi, 60 anni, è accusata di aver utilizzato la sua influenza su Park per costringere gruppi industriali a versare fondi a fondazioni chiacchierate, fondi di cui si è in seguito servita a scopi personali.
Kim Chong, vice ministro dello Sport fino allo scorso mese (incarico ricoperto per tre anni), è sospettato di aver aiutato le fondazioni Choi a ottenere vantaggiosi contratti pubblici. All'arrivo alla procura di Seoul, l'ex ministro è stato preso d'assalto dai giornalisti.
Kim è inoltre sospettato di aver ottenuto, dietro sue pressioni, le dimissioni dell'ex presidente del comitato organizzatore dei Giochi di Pyeongchang, "colpevole" di essersi rifutato di assegnare un appalto a una società parzialmente legata a Choi.