Usa 2016
Trump: "Il riconteggio dei voti in Wisconsin è una truffa"
"Un tentativo dei Verdi per raccogliere soldi" dice il neo presidente Usa, che non commenta la decisione della campagna Clinton di aderire
Il riconteggio dei voti in Wisconsin è una "truffa". Così Donald Trump, attraverso una dichiarazione diffusa dal suo transition team bolla l'iniziativa della candidata dei Verdi Jill Stein che ha chiesto ufficialmente un nuovo spoglio delle schede elettorali nello stato, dove Trump ha prevalso per 22mila voti. "Questo riconteggio è solamente un modo per Jill Stein, che ha ottenuto in tutto meno dell'1 per cento dei voti e non si è nemmeno candidata in molti stati, per riempire le proprie casse di soldi, molti dei quali non verranno nemmeno mai spesi per questo ridicolo riconteggio", afferma il presidente eletto.
"Questa è una truffa da parte del Partito Verde", prosegue Trump, aggiungendo che la sua vittoria è già stata "riconosciuta" e che il risultato del voto "dovrebbe essere rispettato invece di essere contestato e abusato". La Stein ha motivato la richiesta di riconteggio, denunciando alcune incongruenze nel risultato e paventando la possibilità che l'esito del voto possa essere stato alterato da atti di pirateria informatica.
Il presidente eletto nella sua dichiarazione evita di attaccare frontalmente la sua rivale democratica Hillary Clinton, la cui campagna ieri ha annunciato di volersi unire all'iniziativa della Stein per il riconteggio in Wisconsin. Trump si limita a sottolineare che il risultato delle elezioni è stato riconosciuto dalla Clinton, ricordando che è stata la stessa candidata democratica ad affermare che "dobbiamo accettare questo risultato e guardare al futuro".
La Stein, che ha lanciato una sottoscrizione online per finanziare il riconteggio dei voti con l'obiettivo di raccogliere 7 milioni di dollari, ha annunciato l'intenzione di chiedere un nuovo spoglio anche in Michigan e Pennsylvania. Questi due stati, insieme al Wisconsin, si sono rivelati decisivi per la vittoria di Trump e un ribaltamento del risultato, considerato però molto improbabile, assegnerebbe la vittoria alla Clinton.