Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Ucraina-domani-governo-denunciate-interferenze-russe-f3e37d68-803e-4c23-922d-a23a96963760.html | rainews/live/ | true
MONDO

Circolano i nomi dei papabili

Ucraina, domani il governo mentre si denunciano le interferenze russe

Il nuovo esecutivo di unità nazionale dovrebbe essere presentato domani sera in piazza dell'Indipendenza. Intanto gli ex presidenti Leonid Kravchuk, Leonid Kuchma e Viktor Iushenko denunciano le ingerenze russe nella vita politica della Crimea

Blindati russi in Crimea
Condividi
Kiev Alcuni deputati avevano annunciato che sarebbe stato formato oggi il nuovo governo di coalizione ad interim ucraino, ma il parlamentare dell'Udar Valeri Patskan ha detto in un'intervista che il giorno dell'annuncio sarà domani. Il nuovo esecutivo verrà presentato in Maidan Nezalezhnosti, la piazza Indipendenza nel centro di Kiev, cuore di questi tre mesi di protesta antigovernativa, alle 19:00 di sera (le 18:00 in Italia). A valutare i requisiti dei membri del governo sarà un'assemblea popolare modellata ispirandosi alle antiche tradizioni tribali slave (Veche).

I nomi dei papabili
I nomi più probabili per ricoprire la carica di premier nel governo ucraino di unità nazionale sono il capogruppo del partito Patria di Iulia Timoshenko, Arseni Iatseniuk, e l'imprenditore e deputato Petro Poroshenko, soprannominato 'il re del cioccolato'. A sostenerlo è  Vitali Kovalchuk, un parlamentare del partito Udar dell'ex pugile Vitali Klitschko. Intanto il braccio destro della Timoshenko, Oleksandr Turcinov, ha assunto in qualità di presidente ad interim i poteri di comandante in capo delle forze armate. Turcinov è stato eletto presidente del Parlamento ed è anche premier ad interim. Anche il ministro degli Interni ad interim Arsen Avakov, che ha annunciato di aver sciolto i reparti anti sommossa dei Berkut, usati nella violenta repressione della protesta di piazza a Kiev, potrebbe ricoprire incarichi nel nuovo governo.

La 'veche' valuterà i requisiti
A vagliare le candidature in vista della formazione del nuovo governo transitorio dell'Ucraina sarà una "veche", un'assemblea popolare modellata ispirandosi alle antiche tradizioni tribali slave. Severi i requisiti prescritti per gli aspiranti. Tra gli altri, il non aver esercitato funzioni governative dall'inizio del 2010, quando salì al potere il filo-russo Viktor Yanukovich, ora in fuga. Alta statura morale, senza alcun coinvolgimento in casi di violazione dei diritti umani o di corruzione. Un minimo di sette anni di esperienza nei rispettivi settori di competenza, ridotti a cinque nel caso dei titolari di Interno e Difesa e del capo dei servizi di sicurezza.

Tensioni in Crimea
Intanto la situazione in Crimea è molto tesa. Circa 5mila sostenitori della protesta antigovernativa che ha portato alla caduta di Yanukovich si sono riuniti davanti al Consiglio supremo della Crimea a Simferopoli per manifestare contro una possibile secessione della penisola. ​Molti dei dimostranti sono tatari, gruppo etnico che rappresenta il 12% della popolazione della Crimea: affermano di essere oggetto di atti di discriminazione razziale da parte della maggioranza russofona. Davanti al Parlamento c'erano però anche circa 700 filorussi e si sono registrati dei tafferugli. 

I cosacchi del Don pronti a intervenire
Centinaia di cosacchi del Don si dicono pronti a correre in aiuto. La Russia ha ventilato la possibilità di semplificare la concessione dei passaporti nelle regioni russofone e in particolare in Crimea, dove oggi arriva una delegazione di senatori russi. Una mossa che consentirebbe poi di intervenire facilmente a tutela dei propri connazionali, come successo nella regione georgiana secessionista dell'Ossezia del sud. 

Denunciate le interferenze russe
E gli ex presidenti ucraini Leonid Kravchuk, Leonid Kuchma e Viktor Iushenko denunciano le ingerenze russe nella vita politica della Crimea, la penisola sul Mar Nero a maggioranza russofona dove molti si rifiutano di riconoscere le nuove autorità di Kiev e migliaia di persone manifestano da giorni a favore della secessione e dell'annessione a Mosca. "La Russia, che ha sempre definito ingerenze negli affari interni ucraini i tentativi dei nostri partner internazionali di risolvere la crisi con mezzi politici, adesso fa ricorso a un intervento diretto nella vita politica della Crimea", si legge in una nota congiunta dei tre ex capi di Stato. 

La crisi economica
La Russia ha anche rifiutato il prestito promesso da Putin a Yanukovich e le speranze sono rivolte all'Europa che ne promette molti meno. L'intero programma di cooperazione tra Ue, Fondo Monetario, Banca Europea degli Investimenti e Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo dovrebbe essere di 15 miliardi di dollari. L'Fmi, però, si dice pronto a impegnarsi con l'Ucraina e annuncia sostegno tecnico a breve.

Putin, comunque, non rinuncerà a salvare i più ampi interessi di Mosca in Ucraina: gli investimenti russi sono ingenti, mentre le banche statali, in particolare la Veb, Gazprombank e Vtb, sono esposte per 28 miliardi di dollari. Una bancarotta del Paese avrebbe conseguenze nefaste anche sulla sempre più stagnante economia russa.

La commissione Nato-Ucraina
La situazione ucraina viene esaminata anche in una riunione della Commissione Nato-Ucraina che conclude la due giorni di ministeriale della Nato, che si apre oggi a Bruxelles. La delegazione ucraina sarà guidata dal primo vice ministro della Difesa Oleksandr Oliynyk, si legge sul sito della Nato. Oliynyk era stato nominato primo vice ministro nel febbraio 2012 dal presidente Viktor Ianukovich, introvabile dopo la sua destituzione e ricercato per uccisioni di massa.
Condividi