MONDO
La "guerra" del gas
Ucraina, il premier: "Non pagheremo in anticipo le forniture del gas russo"
Il colosso energetico russo Gazprom ha avvertito che il 3 giugno chiuderà i rubinetti se Kiev non pagherà in anticipo, cioè entro il 2 giugno, il prezzo delle forniture per l'intero mese: 1,66 miliardi di dollari
Kiev
Da Kiev arriva un secco “no” alla richiesta di pagamento anticipato per la fornitura del gas russo per il mese di giugno, preteso dal colosso energetico Gazprom.
In una lettera inviata ai leader Ue, il premier ucraino Arseniy Yatsenyuk ha escluso che "il problema dei pagamenti anticipati possa far parte dell'agenda dei negoziati".
Gazprom ha avvertito la scorsa settimana che, a partire delle 10 del mattino - ora di Mosca - del 3 giugno, chiuderà i rubinetti se Kiev non pagherà entro il 2 giugno 1,66 miliardi di dollari, ovvero il prezzo delle forniture per quel mese.
Kiev si rifiuta di saldare i conti e pagare le forniture in anticipo perché Gazprom ha più che raddoppiato il costo del gas dai 265 dollari per mille metri cubi a 485 dollari, dopo la caduta a fine febbraio dell'ex presidente filo-russo, Viktor Yanukovich.
Il ministro dell'Energia russo aveva fatto venerdì una parziale concessione dicendosi pronto a negoziare un prezzo più basso per consentire a Kiev di usare la prima tranche da 3,2 miliardi di dollari del prestito da 17 miliardi in due anni concesso dal Fondo Monetario Internazionale per coprire i 2,24 miliardi di dollari che doveva saldare alla data del 31 marzo.
Mentre la scadenza del 3 giugno si avvicina, l'ultima chance per trovare una soluzione dovrebbe essere la nuova trilaterale Ue-Russia-Ucraina a livello di ministri dell'Energia in programma il prossimo 26 maggio.
In una lettera inviata ai leader Ue, il premier ucraino Arseniy Yatsenyuk ha escluso che "il problema dei pagamenti anticipati possa far parte dell'agenda dei negoziati".
Gazprom ha avvertito la scorsa settimana che, a partire delle 10 del mattino - ora di Mosca - del 3 giugno, chiuderà i rubinetti se Kiev non pagherà entro il 2 giugno 1,66 miliardi di dollari, ovvero il prezzo delle forniture per quel mese.
Kiev si rifiuta di saldare i conti e pagare le forniture in anticipo perché Gazprom ha più che raddoppiato il costo del gas dai 265 dollari per mille metri cubi a 485 dollari, dopo la caduta a fine febbraio dell'ex presidente filo-russo, Viktor Yanukovich.
Il ministro dell'Energia russo aveva fatto venerdì una parziale concessione dicendosi pronto a negoziare un prezzo più basso per consentire a Kiev di usare la prima tranche da 3,2 miliardi di dollari del prestito da 17 miliardi in due anni concesso dal Fondo Monetario Internazionale per coprire i 2,24 miliardi di dollari che doveva saldare alla data del 31 marzo.
Mentre la scadenza del 3 giugno si avvicina, l'ultima chance per trovare una soluzione dovrebbe essere la nuova trilaterale Ue-Russia-Ucraina a livello di ministri dell'Energia in programma il prossimo 26 maggio.