MONDO
Dall'inizio degli scontri le vittime sono 5.000
Ucraina: nuovo appello Hollande-Merkel-Poroshenko per una tregua
Ieri i tre leader avevano lanciato lo stesso identico appello prima della notizia del nulla di fatto nel nuovo round dei negozioati a Minsk
Ucraina
A meno di 24 ore dal fallimento del nuovo round di negoziati a Minsk, in Bielorussia, Francois Hollande, Angela Merkel e Petro Poroshenko sono tornati a lanciare un appello a favore di un "cessate il fuoco immediato" ai combattimentoi in corso da quasi 9 mesi nelle regioni orientali e sepratiste ucraine. Lo rende noto l'Eliseo. Ieri i tre leader di Francia, Germania e Ucraina avevano lanciato lo stesso identico appello prima della notizia del nulla di fatto nella capitale bielorussa.
30 morti nell'est dell'Ucraina nelle ultime 24 ore
Intanto nelle ultime 24 ore sono morte 30 persone nei combattimenti tra truppe di Kiev e separatisti: si tratta di 17 civili e 13 militari. Negli ultimi 9 mesi, dall'inizio degli scontri, le vittime sono 5.000.
Nei dintorni della città di Debaltseve la situazione più critica
"La situazione più delicata riguarda la cornice di Debaltseve", ha spiegato il portavoce militare ucraino Volodymyr Poliovyi. Si tratta di una località a metà strada tra le roccaforti separatiste di Donetsk e Lugansk, una città di 25mila abitanti. "La gente scappa perché gli spari sono incessanti. Nella città non c'è acqua ed elettricità", ha raccontato il capo del posto di polizia Evguen Lukhaniv. "La polizia e i militari - ha aggiunto - non cederanno la città. Resteremo qui fino alla fine". Una sola strada, costantemente obiettivo di tiri d'artiglieria, permette ancora di raggiungere la città.
30 morti nell'est dell'Ucraina nelle ultime 24 ore
Intanto nelle ultime 24 ore sono morte 30 persone nei combattimenti tra truppe di Kiev e separatisti: si tratta di 17 civili e 13 militari. Negli ultimi 9 mesi, dall'inizio degli scontri, le vittime sono 5.000.
Nei dintorni della città di Debaltseve la situazione più critica
"La situazione più delicata riguarda la cornice di Debaltseve", ha spiegato il portavoce militare ucraino Volodymyr Poliovyi. Si tratta di una località a metà strada tra le roccaforti separatiste di Donetsk e Lugansk, una città di 25mila abitanti. "La gente scappa perché gli spari sono incessanti. Nella città non c'è acqua ed elettricità", ha raccontato il capo del posto di polizia Evguen Lukhaniv. "La polizia e i militari - ha aggiunto - non cederanno la città. Resteremo qui fino alla fine". Una sola strada, costantemente obiettivo di tiri d'artiglieria, permette ancora di raggiungere la città.