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MONDO

Rischio impeachment

Ucrainagate, secondo informatore pronto a testimoniare contro Trump

Anche il secondo informatore è un funzionario dell'intelligence ma, a differenza del primo, ha notizie di prima mano sulla vicenda. Il primo informatore aveva segnalato la telefonata del 25 luglio fra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in cui il tycoon gli chiese di indagare sul rivale Dem Joe Biden

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Un secondo informatore ha preso contatto con le autorità sulla vicenda del 'Ucrainagate' per il quale il presidente Donald Trump rischia l'impeachment. Lo ha dichiarato all'emittente Abc l'avvocato Mark Zaid, che rappresenta la nuova 'talpa', come già faceva per la prima. Il primo informatore aveva segnalato la telefonata del 25 luglio fra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in cui il tycoon gli chiese di indagare sul rivale Dem Joe Biden.

Il legale Zaid assicura che entrambi gli informatori hanno protezione totale da parte della legge, che impedisce il loro licenziamento come ritorsione. Venerdì il New York Times (Nyt), citando fonti anonime, aveva riportato che un secondo funzionario dell'intelligence stava valutando se presentare la sua denuncia e testimoniare al Congresso: Zaid ha detto di non sapere se la seconda talpa che lui rappresenta sia la persona di cui parlava il quotidiano newyorkese. Secondo il primo whistleblower, oltre 6 funzionari Usa hanno informazioni rilevanti per le indagini, il che suggerisce che l'inchiesta potrebbe estendersi.

"Confermo che il mio studio legale e la mia squadra rappresentano diversi whistleblower" in relazione al cosiddetto Ucrainagate, ha twittato poi l'avvocato Andrew Bakaj, che fa parte dello stesso studio, poco dopo la diffusione della notizia da parte di ABC News. 

Il frontrunner dem per la Casa Bianca Joe Biden ha sferrato un duro attacco a Trump in un editoriale sul Washington Post, accusandolo di usare "la carica più alta del Paese per avanzare i suoi interessi politici personali" minando la sicurezza del Paese e di considerare la presidenza un "lasciapassare per fare ciò che vuole, senza doverne rendere minimamente conto". "Sappi che non me ne andrò, non distruggerai me e la mia famiglia, e nel novembre 2020 intendo suonartele di santa ragione", scrive. 
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