MONDO
Le conclusioni
Vertice di Parigi: "Pronti ad usare ogni mezzo per sconfiggere l'Isis"
Ancora prima dell'inizio del vertice la Francia ha annunciato l'avvio dei primi voli di ricognizione sull'Iraq. Il ministro degli Esteri italiano Mogherini: "Da Italia armi e aiuti umanitari". Iran assente: impossibile sconfiggere jihadisti senza noi e Siria
Parigi
Non basta l'arretramento, i Paesi della coalizione sono pronti a fare tutto il possibile per sconfiggere gli estremisti dello Stato Islamico. È questo il perno delle conclusioni del vertice internazionale di Parigi per la pace e la sicurezza in Iraq, presieduto da Francois Hollande e dal presidente iracheno Fouad Mossoum. Ed è proprio la Francia ad annunciare, ancor prima dell'inizio dei lavori, l'invio dei primi voli di ricognizione sull'Iraq. Dall'Italia invece armi e aiuti umanitari.
I circa 30 paesi partecipanti ''si sono impegnati a sostenere con tutti i mezzi necessari il nuovo governo iracheno nella lotta contro l'Isis, incluso un aiuto militare appropriato'' si legge nel documento conclusivo della conferenza. "C'è urgente necessità di porre fine alla presenza dell'Isis nelle regioni in cui ha preso posizione in Iraq''.
Coordinamento dei servizi di sicurezza
Il gruppo jihadista ''costituisce una minaccia per l'Iraq ma anche per l'insieme della comunità internazionale''. ''Per sradicare lo Stato Islamico è necessaria un'azione determinata, in particolare, prendendo le misure per prevenire la radicalizzazione, coordinando l'azione di tutti i servizi di sicurezza e rafforzando la sorveglianza delle frontiere''.
Mogherini: dall'Italia armi e aiuti militari
I primi aerei di ricognizione francesi sull'Iraq si sono levati in volo questa mattina. Si alzeranno in volo anche aerei italiani? "No - ha risposto al termine della Conferenza sull'Iraq Federica Mogherini - l'Italia ha deciso l'invio di armi, munizioni, soprattutto l'invio di materiale per il sostegno umanitario, che è una priorità". I primi 6 voli di aiuti sono già partiti le scorse settimane. Per quanto riguarda le armi Mogherini ha specificato: "Dopo il voto del Parlamento il 20 agosto e la decisione del Consiglio europeo del 15 agosto abbiamo mandato i primi 2 aerei di armi e munizioni. Uno è arrivato sabato ad Erbil e l'altro ieri".
Lavrov, Mosca pronta a rafforzare lotta a terroristi
Mosca si è detta "pronta a partecipare all'elaborazione di misure supplementari per la lotta contro il terrorismo", lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov a margine della conferenza. Lavrov ha ricordato che la Russia già fornisce aiuti a Iraq e Siria contro i terroristi. "I leader dell'Isis non devono illudersi: non rappresentano l'Islam e non sarà mai consentito loro di creare un proprio Stato", ha aggiunto.
Il presidente iracheno Massoum: genocidio in corso
Sono due i concetti su cui insiste il presidente Massoum. Il primo è il dramma umanitario dell'Iraq - "é in corso un vero e proprio genocidio" - il secondo è il rischio di contagio nella regione. IS, se non viene fermato, ha forti possibilità di espandersi nei Paesi confinanti "e nel mondo".
Iran: impossibile battere IS senza la Siria
Non invitata, Teheran aveva fatto sapere di ritenere inutile la conferenza di Parigi. Ora, in parallelo all'inizio dei lavori, insiste sulla necessità di essere coinvolta, insieme a Damasco, nella lotta allo Stato Islamico: "Il modo migliore per combattere l'Is e il terrorismo nella regione è quello di aiutare e rafforzare i governi iracheno e siriano, che sono coinvolti in una lotta seria contro il terrorismo", ha detto il vice ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdolahian.
Francia: al via voli di ricognizione
Ancora prima dell'inizio del vertice la Francia ha annunciato l'avvio dei primi voli di ricognizione sull'Iraq. A dirlo è il titolare degli Esteri, Jean-Yves Le Drian parlando negli Emirati Arabi Uniti e sottolineando che le autorità locali ed emiratine hanno dato il loro assenso.
I circa 30 paesi partecipanti ''si sono impegnati a sostenere con tutti i mezzi necessari il nuovo governo iracheno nella lotta contro l'Isis, incluso un aiuto militare appropriato'' si legge nel documento conclusivo della conferenza. "C'è urgente necessità di porre fine alla presenza dell'Isis nelle regioni in cui ha preso posizione in Iraq''.
Coordinamento dei servizi di sicurezza
Il gruppo jihadista ''costituisce una minaccia per l'Iraq ma anche per l'insieme della comunità internazionale''. ''Per sradicare lo Stato Islamico è necessaria un'azione determinata, in particolare, prendendo le misure per prevenire la radicalizzazione, coordinando l'azione di tutti i servizi di sicurezza e rafforzando la sorveglianza delle frontiere''.
Mogherini: dall'Italia armi e aiuti militari
I primi aerei di ricognizione francesi sull'Iraq si sono levati in volo questa mattina. Si alzeranno in volo anche aerei italiani? "No - ha risposto al termine della Conferenza sull'Iraq Federica Mogherini - l'Italia ha deciso l'invio di armi, munizioni, soprattutto l'invio di materiale per il sostegno umanitario, che è una priorità". I primi 6 voli di aiuti sono già partiti le scorse settimane. Per quanto riguarda le armi Mogherini ha specificato: "Dopo il voto del Parlamento il 20 agosto e la decisione del Consiglio europeo del 15 agosto abbiamo mandato i primi 2 aerei di armi e munizioni. Uno è arrivato sabato ad Erbil e l'altro ieri".
Lavrov, Mosca pronta a rafforzare lotta a terroristi
Mosca si è detta "pronta a partecipare all'elaborazione di misure supplementari per la lotta contro il terrorismo", lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov a margine della conferenza. Lavrov ha ricordato che la Russia già fornisce aiuti a Iraq e Siria contro i terroristi. "I leader dell'Isis non devono illudersi: non rappresentano l'Islam e non sarà mai consentito loro di creare un proprio Stato", ha aggiunto.
Il presidente iracheno Massoum: genocidio in corso
Sono due i concetti su cui insiste il presidente Massoum. Il primo è il dramma umanitario dell'Iraq - "é in corso un vero e proprio genocidio" - il secondo è il rischio di contagio nella regione. IS, se non viene fermato, ha forti possibilità di espandersi nei Paesi confinanti "e nel mondo".
Iran: impossibile battere IS senza la Siria
Non invitata, Teheran aveva fatto sapere di ritenere inutile la conferenza di Parigi. Ora, in parallelo all'inizio dei lavori, insiste sulla necessità di essere coinvolta, insieme a Damasco, nella lotta allo Stato Islamico: "Il modo migliore per combattere l'Is e il terrorismo nella regione è quello di aiutare e rafforzare i governi iracheno e siriano, che sono coinvolti in una lotta seria contro il terrorismo", ha detto il vice ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdolahian.
Francia: al via voli di ricognizione
Ancora prima dell'inizio del vertice la Francia ha annunciato l'avvio dei primi voli di ricognizione sull'Iraq. A dirlo è il titolare degli Esteri, Jean-Yves Le Drian parlando negli Emirati Arabi Uniti e sottolineando che le autorità locali ed emiratine hanno dato il loro assenso.