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MONDO

11 milioni di veicoli diesel coinvolti

Volkswagen, Ue: "Pronti ad andare fino in fondo". Il Ministero italiano avvia una indagine

Dopo la rivelazione della truffa con cui la casa tedesca ha falsificato i dati relativi alle emissioni negli Stati Uniti, molti paesi chiedono spiegazioni. Titolo crolla in borsa dopo l'annuncio dell'accantonamento di 6,5 miliardi di euro nel terzo trimestre per lo scandalo 

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Il caso della Volkswagen si allarga sempre di più. Mentre l'Unione Europa dice che è "pronta ad andare fino in fondo", il Ministero dei Trasporti italiano esprime "preoccupazione" per lo scandalo delle emissioni truccate dalla casa tedesca e avvia un'indagine interpellando sia il Kba, Kraftfahrt-Bundesamt, il maggiore omologatore delle auto in questione, sia il costruttore tedesco. E il ministro dell'Ambiente Galletti afferma che: "Se i dati sono alterati in Italia si deve valutare lo stop delle vendite". 

In una nota il Mit chiede di conoscere se l'illecito avvenuto negli Usa, dove vigono però regole differenti per la omologazione, risulti essere praticato su omologazioni della stessa autorita tedesca per l'Europa e se i veicoli sono stati commercializzati in Italia.  

La Commissione europea, invece, annuncia di aver deciso di convocare "a breve" una riunione delle autorità nazionali responsabili della vigilanza sui gas di scarico dei veicoli, a seguito dello scandalo sulle manipolazioni delle emissioni a Volkswagen.

La questione viene presa "molto seriamente" a Bruxelles, ha spiegato la portavoce Lucia Caudet, anche se è prematuro esprimersi sulla necessità di eventuali misure su scala europea. "Bisogna chiarire i fatti e andare fino in fondo, siamo in contatto stretto con Volkswagen e con le autorità Usa per stabilire i fatti".

La portavoce ha ricordato come l'Ue abbia la competenza sulla definizione dei limiti delle emissioni dei veicoli e dei test per verificarli, mentre l'effettivo monitoraggio spetta alle autorità nazionali "che hanno gli strumenti". Infine, la portavoce ha riferito che l'Ue sta studiando l'introduzione di nuovi tipi di test su strada per la verifica delle emissioni, invece che affidarsi solo a quelli in laboratorio che erano stati "truccati" negli Usa.

Intanto, la Volkswagen ha ammesso che 11 milioni di veicoli con motori diesel sono stati truccati e che l'azienda accantonerà 6,5 miliardi di euro nel terzo trimestre per coprire i costi relativi alla vicenda delle emissioni. Lo ha affermato la stessa casa automobilistica tedesca, secondo quanto riferisce Bloomberg che ha lanciato così un allarme sugli utili. Dopo la notizia si è verificato un nuovo tonfo per il titolo di Volkswagen che cede  il 18,65% a 107,55 euro sul listino di Francoforte.
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