Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Welfare-Poletti-lo-scontro-sociale-un-rischio-orizzonte-da5d2c50-9532-43fe-aa5f-814683c0d797.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Festival Economia di Trento

Welfare, Poletti: legge di stabilità, flessibilità sulle pensioni

"Dovremo fare in modo che chi perde il lavoro non sia disperato se no la società non sta più insieme. Il problema del disagio sociale è quello che abbiamo davanti. Stiamo costruendo un piano di lotta alla povertà, dicendo ad ogni cittadino 'nessuno rimarrà da solo"

Condividi
Lo scontro sociale è un rischio che esiste ma il Governo sta cercando di dare risposte. "Non sono fautore dello scontro sociale ma è uno dei problemi che abbiamo all'orizzonte - dice il ministro del Lavoro Giuliano Poletti rispondendo a una domanda sul problema della concentrazione della ricchezza in poche mani . Dovremo fare in modo che chi perde il lavoro non sia disperato se no la società non sta più insieme. Il problema del disagio sociale è quello che abbiamo davanti. Stiamo costruendo un piano di lotta alla povertà, dicendo ad ogni cittadino 'nessuno rimarrà da solo". "Il consorzio umano deve misurarsi con questo problema: se pensiamo di fare i furbi pensando di rifugiarci in un paradiso fiscale, ci infiliamo nei guai" dice il ministro. "E' una bella giostra tonda, il tema è posto a livello internazionale. C'è stata già una deflagrazione nel mondo della finanza, ma sono convinto della forza delle democrazie e che gli uomini sappiano produrre una condizione sufficiente e sostenibile equità. Altrimenti l'alternativa unica che riesco a vedere è che ci prenderemo a 'mazzate', i disperati non stanno a casa tranquilli".

Reddito minimo non da Arcangelo Gabriele 
Il reddito minimo "o lo porta l'arcangelo Gabriele o deve essere prodotto da quelli lavorano. Il tema fiscale c'è ma riguarda tutto il mondo, non possiamo fare troppi atti unilaterali". Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti commenta così il tema per sottolineare che non risolverebbe il problema della disoccupazione. "Bisogna correre ma sapendo dove si sta andando" aggiunge parlando al Festival dell'economia. "Siamo in una complicatissima e bellissima fase di cambiamento" e se non ce ne rendiamo conto perderemo altro tempo oltre a quello già perso", ha concluso.

Cambiamento culturale: non basta una legge, il Governo deve indicare la via 
L'Italia deve guardare al lavoro e non solo al reddito, deve fare un cambiamento culturale su questo tema. E il Governo sta cercando di indicare la via, ha spiegato il ministro Giuliano Poletti parlando al Festival dell'Economia. "Il lavoro è un pezzo della vita delle persone attraverso cui si realizza se stessi, il reddito non è la stessa cosa. Bisogna mettere in campo un cambiamento radicale a partire dalla cultura, e non c'è nessuna legge che possa farlo, nessuna legge cambia un Paese, lo cambia un obiettivo condiviso. E chi governa - aggiunge - deve indicare questa strada e questo orizzonte"

Sulla banda larga abbiamo perso due giri 
"Quando a 30 anni dall'arrivo di internet facciamo un piano per la banda larga significa che abbiamo perso due giri", ha detto Poletti. Il ministro ha usato questo esempio per dare un quadro della situazione italiana in cui la parola più usata è "difendere". "Quando parti con l'idea di difendere, in un mondo che viaggia alla velocità della luce - ha aggiunto - hai già perso". "In questi anni si è cominciato a difendere ciò che c'era e chi la cosa ce l'aveva l'ha difesa, e chi non ce l'ha oggi non riesce a mettere assieme nulla". Una similitudine usata dal ministro per fotografare l'attuale situazione in Italia tra vecchie e nuove generazioni.

Nella Legge di Stabilità ci sarà flessibilità pensioni
"Abbiamo un elenco di cose all'ordine del giorno, c'è il tema della previdenza in discussione, sono convinto che con la legge di Stabilità riusciremo a realizzare un intervento sulla flessibilità" in uscita. Lo ha garantito il ministro del Lavoro Giuliano Poletti a margine del suo intervento al Festival  Economia di Trento, sottolineando che al prossimo incontro con i sindacati il governo non arriverà "con una proposta definita", perché "ci siamo presi l'impegno di un confronto vero"
Condividi