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MONDO

Il palazzo presidenziale circondato dai ribelli

Yemen, parlamento respinge dimissioni del presidente Hadi

L'esecutivo, presieduto dal premier Khaled Bahah e formatosi lo scorso novembre come accordo di pace tra sciiti e governo, ha presentato le dimissioni nelle mani del presidente, Abed Rabbo Mansour Hadi, anche lui dimissionario

Khaled Bahah (Ansa)
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Sana'a (Yemen) "Le dimissioni del presidente Hadi sono respinte e chiediamo di tenere una sessione di emergenza domani". È quanto si legge in una breve nota del Parlamento dello Yemen, in seguito alle dimissioni presentate poche ore fa da Abd-Rabbu Mansour Hadi e dal premier Khaled Bahah.

Ieri il governo di Sanaa aveva firmato un accordo con i ribelli sciiti Houthi che avevano preso il controllo del palazzo presidenziale nel corso degli scontri con le guardie fedeli al governo. Secondo l'accordo, gli Houthi avrebbero dovuto ritirare i propri combattenti dalla residenza di Hadi, dal palazzo presidenziale e da una vicina base militare. Tuttavia, secondo fonti del governo, i ribelli non si sono ritirati e hanno ancora sotto controllo il palazzo presidenziale. 

Il governo era stato formato lo scorso novembre come parte dell'accordo di pace, sponsorizzato dalle Nazioni Unite, fra il governo e i miliziani sciiti Houthi, che da settembre hanno il controllo su quasi tutta la capitale Sanaa.

Bahah ha notificato le sue dimissioni su Facebook, affermando che il suo esecutivo dalla vita breve ha operato "in circostanze molto complicate", aggiungendo di aver preso la decisione per non essere "trascinato in un abisso di politiche non costruttive che non si basano su alcuna legge".
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