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MONDO

Continua avanzata degli Houthi verso sud

Yemen nel caos. Governo chiede intervento paesi arabi, giallo sulla fuga del presidente Hadi

Il ministro degli Esteri smentisce la fuga del presidente da Aden, la seconda città più grande del paese e chiede alla Lega Araba di intervenire contro le milizie sciite. Media arabi: truppe dell'Arabia Saudita già stanziate al confine. L'Egitto smentisce. 

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Precipita la situazione nello Yemen. Il ministro degli Esteri yemenita, Ryad Yassin Abdallah, ha chiesto ai paesi arabi un rapido intervento militare per fermare l'avanzata delle milizie Houthi verso sud. La proposta, ha fatto sapere il vice segretario generale della Lega araba, Ahmed Ben Hilli, verrà "presentata domani nel corso di una riunione dei ministri degli Esteri". Secondo i media arabi le truppe dell'Arabia Saudita sarebbero stanziate lungo il confine con lo Yemen. Gli Huthi sono orginari proprio di questa zona di frontiera, nel nord del paese, da qui sono partiti per poi occupare Sana'a. Di tutta altra opinione l'Egitto che attraverso il ministero degli Esteri smentisce che i Paesi del Golfo abbiamo deciso di inviare forze nello Yemen. 

L'avanzata sciita
Intanto continua l'avanzata dei ribelli sciiti, che avrebbero conquistato l'aeroporto della città di Aden, è giallo sulla fuga del presidente. Secondo i media locali il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi sarebbe fuggito da Aden, dove si era rifugiato un mese fa dopo essere evaso dagli arresti domiciliari cui gli Houthi lo avevano costretto a Sana'a. Secondo alcuni funzionari avrebbe lasciato il paese a bordo un un'imbarcazione.  Il Ministro degli esteri ha però smentito le voci assicurando che il presidente è ancora ad Aden, costretto a lasciare la sua residenza, si trova in "un luogo sicuro". I ribelli Houthi intanto hanno anche messo una taglia di 100.000 dollari per la cattura di Hadi.  

Bombardata Aden
I ribelli sciiti Houthi, appoggiati da forze fedeli all'ex presidente Ali Abdullah Saleh, continuano ad avanzare verso la città nel sud del Paese e poco fa due caccia hanno bombardato per la seconda volta in meno di una settimana l'area del complesso presidenziale in cui risiede il capo di Stato, Abd Rabbouh Mansour Hadi. 

Occupata ex base Usa
Stamattina i miliziani hanno occupato la base aerea di al Anad, la più importante nel Sud del Paese, che fino a pochi giorni fa usata dalle forze Usa per condurre attacchi aerei contro al Qaeda nella Penisola arabica. 

Arrestato il ministro della Difesa
I media locali riferiscono poi che sarebbe stato arrestato il ministro della Difesa Mahmoud al Subaihi, legato al presidente Abd Rabbo Mansour Hadi. Sarebbe stato catturato dalle forze sciite Houthi a Lahi, a circa 40 chilometri a nord di Aden, nel sud dello Yemen. Il Ministro aveva assunto la guida della base militare di al Anad dopo il ritiro degli Stati Uniti la scorsa settimana.

Il presidente Hadi chiede l'intervento dell'Onu
Ieri Hadi aveva chiesto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu di dare l'autorizzazione ad un intervento armato dei Paesi sunniti del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), tra i quali l'Arabia Saudita, per fermare l'avanzata verso Sud degli Houthi, sostenuti dall'Iran, che controllano Sanaa dal settembre dell'anno scorso. È quanto emerge da una lettera inviata da Hadi all'Onu, stando a quanto riportato dalle tv satellitari arabe, in cui il presidente avrebbe spiegato di aver chiesto ai membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) e alla Lega Araba di agire anche attraverso un "intervento militare per proteggere lo Yemen e la sua popolazione dalla continua aggressione degli houthi".
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