Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/afghanistan-jalalabad-doppio-attentato-22-morti-4dc40700-d7b6-4646-a3d3-658cdada9614.html | rainews/live/ | true
MONDO

Taliban condannano le bombe su Twitter

Afghanistan, duplice attentato a Jalalabad: 35 morti e 50 feriti. Isis rivendica

Due esplosioni a brevissima distanza l'una dall'altra: la prima davanti ad una moschea e la seconda, la più tragica, davanti alla sede di una banca dove numerosi dipendenti pubblici erano in fila per ritirare lo stipendio. 

Condividi
Ancora una strage in Afghanistan a Jalalabad. Un doppio attentato ha ucciso 35 persone e almeno cento sono rimaste ferite: la prima bomba è esplosa davanti a una moschea, mentre la seconda ha fatto saltare in aria l'agenzia locale della Kabul Bank. Il presidente Ashraf Ghani ha annunciato che l'attentato è stato rivendicato dall'Isis. In un comunicato, la 'Wilayat (distretto) del Khorasan' cita il nome dell'attentatore di Jalalabad e allega una sua foto a volto coperto con un Kalashnikov accanto. Alle sue spalle si vede la bandiera nera dell'Isis.  

L'esplosione davanti alla Kabul Bank
Secondo l'emittente di Kabul 1TvNews la prima esplosione ha causato gravi danni alla moschea, ma è la seconda ad aver ucciso più persone: davanti alla banca c'era infatti una lunga fila di dipendenti pubblici che attendeva di entrare per riscuotere lo stipendio. A farsi saltare in aria, secondo la polizia, un uomo in motocicletta. La stessa agenzia ha subito a un altro attentato il 19 febbraio 2011: all'epoca sono morte 42 persone. 

La condanna dei taliban
E' con un tweet in pashtun che i talebani negano qualsiasi coinvolgimento nella pianificazione e nell'esecuzione dgli attentati e, anzi, lo condannano. Lo scrive Zabihullah Mujahid, il loro portavoce. 

Afghanistan al centro dei colloqui Renzi-Obama
Tra i temi sul tavolo della visita di Matteo Renzi alla Casa Bianca c'è anche la questione afghana con il premier italiano che promette che le nostre truppe resteranno le Paese più tempo rispetto alle previsioni. Per gli Stati Uniti si tratta di una vittoria diplomatica. 
Condividi