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MONDO

Passaporto siriano forse falso

Stragi di #Parigi, il punto sulle indagini. Trovata la seconda auto, a bordo c'erano kalashnikov

La Seat nera sarebbe stata usata da un terzo gruppo di fuoco, che Kalashnikov alla mano, avrebbe fatto l'inferno alle 21,30 contro il caffe Bonne Biere a Rue Fontaine e solo pochi minuti dopo a Rue de Charonne contro il Belle Equipe, per poi darsi alla fuga

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Parigi Almeno sette i terroristi entrati in azione a Parigi. Hanno agito divisi in tre commando e sono tutti morti: sei azionando le cinture esplosive, uno, invece, non ne ha avuto il tempo ed è stato ucciso dalle teste di cuoi francesi durante l'attacco al teatro Bataclan. Ma la polizia francese in queste ore è sulle tracce di possibili complici in fuga.

Una tesi che sembra avvalorata dal ritrovamento - avvenuto questa mattina a Montreuil  - della seconda auto, una Seat nera. Conteneva dei kalashnikov. La polizia ha distrutto i vetri per aprirla, trovando diverse armi all'interno.

Sarebbe stata usata da un terzo gruppo di fuoco, che Kalashnikov alla mano, avrebbe fatto l'inferno alle 21,30 contro il caffe Bonne Biere a Rue Fontaine e solo pochi minuti dopo a Rue de Charonne contro il Belle Equipe, per poi darsi alla fuga. L'altra auto la Polo nera è stata invece usata dai 3 terroristi che hanno massacrato 89 persone al Bataclan per poi farsi saltare in aria. Resta accreditata comunque la pista siriana. Si pensa infatti che uno o più membri del commando si siano addestrati alla jihad nel paese guidato da Assad dilaniato dalla guerra.

Passaporto siriano forse falso
Dagli Usa arriva una notizia che potrebbe frenare il dibattito già dilagato in Europa sul tema dell'accoglienza dei rifugiato. È probabilmente, infatti, che sia falso il passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze entrati in azione allo Stade de France a Parigi. "Il documento non contiene i numeri corretti per un passaporto legittimo e la foto non coincide con il nome", afferma lo 007 Usa alla Cbs.

Passaporto egiziano sarebbe di un ferito
Novità anche sul passaporto egiziano trovato nei pressi dello Stade de France. "Appartiene a uno dei feriti" e non dunque all'attentatore, ha detto l'ambasciatore d'Egitto in Francia, Ihab Badawi, citato da al Ahram. "Il passaporto è di Waleed Abdel-Razzak" ferito nell'attentato.

L'identità dell'attentatore francese
È stata svelata l'identità del terrorista francese entrato in azione al Bataclan, si tratta del 29enne Omar Ismail Mostefai, macchiatosi di crimini comuni prima di convertirsi al'islam radicale. Mostefai è stato identificato grazie all'impronta digitale del dito indice, unico porzione del suo copro rimasta intatta dopo che ha azionato il giubetto esplosivo che celava sotto i vesti.

Nato nel 1985 in un sobborgo della capitale francese, aveva 29 anni. Mostefai sarebbe stato in Siria per vari mesi nell'inverno tra 2013 e 2014. Per ora è l'unico membro del commando a essere stato identificato. Era stato condannato diverse volte per reati comuni tra il 2004 e il 2010.

Sette suoi familiari sono stati arrestati, tra questi anche il padre, la compagna ed il fratello. Si trovano sotto custodia nel quartier generale dell'antiterrorismo francese a Levallois-Perret, nella citta urbana di Parigi, a nord-est del Bois de Boologne. Il fratello del kamikaze ha già detto agli inquirenti che non aveva notizie di Ismail da diversi mesi e di essere stato al corrente di un suo viaggio in Algeria.

Le armi
Tutti erano armati di Kalashnikov e indossavano una cintura esplosiva. Erano tutti imbottiti di Tatp (perossidodi acetone concentrato) e bulloni, una miscela di cristalli di polvere bianca inodore estremamente instabile.

Le indagini in Belgio
Le notizie sulle indagini arrivano dal Belgio: la Polo nera aveva targa belga ed era stata noleggiata da un francese residente in Belgio. Quest'ultimo, insieme ad altri quattro persone, è stato arrestato a Bruxelles nel corso di un blitz nel quartiere di Molenbeek. Uno di loro, per ora si tratta di una delle poche certezze, venerdì sera si trovava a Parigi. 
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