Coronavirus
Scarcerazioni boss
Bonafede: "Stato non indietreggia in lotta a mafia. Mai fatto scaricabarile su magistratura"
"Oggi c'è la possibilità per i magistrati di rivalutare" le decisioni" dice il ministro. Poi una precisazione: "Le rivolte avvenute nelle carceri non hanno nulla a che fare con le carcerazioni". Il 20 maggio l'Aula del Senato discuterà la mozione di sfiducia presentata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia nei suoi confronti
Bonafede poi ha tenuto a ribadire: "Ho rispetto per i giudici di sorveglianza, non scarico su nessuno la responsabilità. Sono decisioni prese in una situazione di emergenza. Oggi c'è la possibilità per i magistrati di rivalutare" le decisioni" ha proseguito. Poi una precisazione: "Le rivolte avvenute nelle carceri non hanno nulla a che fare con le carcerazioni. E' assolutamente sbagliato dire che lo Stato ha risposto alle rivolte".
E proprio in merito alle rivolte scoppiate nelle carceri dopo la notizia della sospensione dei colloqui con familiari e amici a causa della pandemia, il ministro ha annunciato: "Con l'inizio della Fase 2, l'Amministrazione, sempre inserendosi nel contesto nazionale relativo alle limitazioni negli spostamenti tra Regioni, ha iniziato le procedure per permettere la ripresa graduale dei colloqui visivi di persona" per i detenuti".
Per Comitato Tecnico Scientifico no rischi per detenuti in 41bis
"Ho chiesto un parere al Comitato tecnico-scientifico in ordine ai rischi dei detenuti al 41 bis rispetto al virus. Il Comitato risposto che tale rischio non sussiste". Lo ha riferito in commissione Giustizia alla Camera il ministro Alfonso Bonafede. Per maggiore tutela, il comitato, ha spiegato Bonafede, ha raccomandato che in occasione dei colloqui con gli avvocati sia i detenuti sia i legali indossino dispositivi di protezione e rispettino le norme del distanziamento.
Braccialetti elettronici stanno funzionando come mai prima
"Dati alla mano, l'applicazione del braccialetto elettronico sta funzionando come mai prima". Così il ministro riferendosi all'applicazione del dispositivo prevista dalle norme del Cura Italia per concedere i domiciliari a detenuti con pene tra 7 e 18 mesi.
Grazie a polizia penitenziaria
"Mi è dispiaciuto per un detenuto deceduto e per i due agenti di polizia penitenziaria. Il dipartimento si è mosso per tutelare la salute di chi lavora nelle carceri e di chi vive nelle carceri. Colgo l'occasione dell'audizione di oggi per ringraziare la polizia penitenziaria che in questi mesi ha dato l'anima, ha detto il ministro. E ricorda i numeri dei contagiati: "Per quanto concerne il personale in servizio, sono, al 12 maggio, 204 i soggetti accertati come positivi, di cui 28 tra il personale sanitario, 6 tra il personale amministrativo e 170 con riferimento alla Polizia Penitenziaria". Poi in merito alla situazione carceraria, al problema del sovraffollamento ha spiegato: "E' necessario investire nell'edilizia penitenziaria. Ci saranno 800 posti nuovi grazie all'apetrura di nuovi padiglioni".
Dl. Importanti misure che riguardano il settore giustizia
"Saranno finanziati alcuni interventi urgenti per contenere il rischio di contagio. Abbiamo previsto circa 40 milioni per la sanificazione degli uffici giudiziari - spiega Bonafede - l'acquisto di pc portatili per il 'lavoro agile' e per il pagamento del lavoro straordinario svolto dal personale di Polizia Penitenziaria, dai direttori del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e di quelli del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità".
Mercoledì 20 Aula del Senato discuterà mozione di sfiducia
Mercoledì 20 maggio alle 9.30 l'Aula del Senato discuterà la mozione di sfiducia presentata da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia nei confronti del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo.