ECONOMIA
Per l'istituto di Via Nazionale la crescita italiana rallenta
Brexit, Banca d'Italia lancia l'allarme: Pil 2016 sotto 1%
La crescita italiana rallenta nel secondo trimestre e dopo la Brexit si rischia un Pil sotto l'1% nel 2016. Sono le previsioni contenute nel bollettino economico della Banca d'Italia
"L'esito del referendum - sostiene Palazzo Koch - sull'uscita del Regno Unito dall'Unione europea ha effetti sul quadro macroeconomico ancora difficili da valutare. Sono tuttavia aumentati notevolmente i rischi". I possibili effetti della Brexit" sul quadro previsivo dipendono dal verificarsi di conseguenze ancora ampiamente ipotetiche. Le ricadute sulle proiezioni dei movimenti nei mercati finanziari, valutari e delle materie prime osservati dopo il referendum britannico sono minime.
Conseguenze più significative sull'attività economica potrebbero materializzarsi nei prossimi mesi in caso di un forte calo dell'attività nel Regno Unito, che - sottolinea Bankitalia - potrebbe trasmettersi al nostro paese attraverso l'interscambio commerciale o una revisione dei piani di investimento delle imprese attive sul mercato britannico".
Buone notizie sul fronte dell'occupazione che migliora anche dopo il taglio degli incentivi, con i giovani disoccupati che calano. Sulle banche l'istituto di via Nazionale sottolinea che i crediti deteriorati scendono ai minimi dall'inizio della crisi. Inoltre un'eventuale intervento di Stato per la ricapitalizzazione è previsto dalle norme Ue e serve per evitare gravi perturbazioni dell'economia e per preservare la stabilità finanziaria.