MONDO
Si torna alle urne il 19 dicembre
Presidenziali Cile, al ballottaggio la sfida tra Kast e Boric
Decisivo per il secondo turno potrebbe essere il candidato che è arrivato in terza posizione: si tratta di Franco Parisi, che ha condotto la sua campagna elettorale dagli Stati Uniti, senza mai mettere piede nel paese, e ha ottenuto il 12,83%
Nel discorso della vittoria domenica davanti ai suoi sostenitori, Kast ha alzato ulteriormente i toni della sua retorica di estrema destra presentando l'appuntamento del 19 dicembre come una scelta fra "comunismo e libertà" e definendo Boric un burattino del partito comunista (che è membro della coalizione che ne sostiene la candidatura). "Non vogliamo percorrere lo stesso cammino di Venezuela e Cuba", ha detto Kast. Boric al contrario, dal canto suo, ha accettato i risultati e invitato i suoi sostenitori a convincere gli indecisi, senza mai attaccare esplicitamente Kast per nome e presentando il secondo turno come una "speranza per sconfiggere la paura".
Decisivo per il secondo turno potrebbe essere il candidato che è arrivato in terza posizione: si tratta di Franco Parisi, che ha condotto la sua campagna elettorale dagli Stati Uniti, senza mai mettere piede in Cile, e ha ottenuto il 12,83%. Sebastián Sichel, candidato del centro-destra, ha ottenuto il 12,75% arrivando in quarta posizione e ha detto ai sostenitori che in nessuna circostanza voterà per il "candidato di sinistra", riferimento a Boric. Differentemente Yasna Provoste del centro-sinistra, attestatasi all'11,62%, ha dichiarato che non potrebbe mai essere neutrale di fronte allo "spirito fascista che Kast rappresenta".
Al Congresso rapporti di forza diversi
Le elezioni hanno anche restituito una conformazione dagli equilibri e maggioranze difficili per il Senato e la Camera che si insedieranno a marzo 2022. Il Servizio elettorale (Servel) cileno ha infatti reso noto che, dopo lo scrutinio del 100% dei voti delle nove province dove si rinnovavano i membri del Senato, Chile Podemos + ha ottenuto 12 seggi e uno il Frente social cristiano di Kast, che si aggiungono ai 12 seggi esistenti del centro-destra, per un totale di 25. Per le opposizioni, Apruebo Dignidad ha ottenuto quattro senatori, e otto ne ha avuti il Nuevo Pacto social, portando a 23 i membri di questo blocco. Completano l'aula due indipendenti.
Alla Camera, le forze di centrodestra hanno ottenuto 68 seggi (53 di Chile Podemos +, e 15 del Frente social cristiano). All'opposizione sono invece andati 74 seggi (37 ciascuno ad Apruebo Dignidad e al Nuevo Pacto social). Il 'Partido de la Gente' del populista Franco Parisi ha conquistato sei seggi, mentre altri sette vanno a forze minori e indipendenti.
Richiesto di una opinione sulla possibile governabilità con questo Parlamento dal portale di notizie cileno El Mostrador, Axel Callís, politologo e direttore di Tuinfluyes.com, ha risposto seccamente: "Non la vedo". Spiegando che si tratta di un "Parlamento statico, paralizzante. Sarà molto complesso raggiungere accordi, soprattutto perché quelli che hanno vinto non sono persone che vengono dal mondo di chi ha da tanti anni la capacità di raggiungere accordi". Per questo Callís è convinto che "sarà una strada in salita, e purtroppo saranno i cittadini a risentire della mancanza di accordi importanti come la riforma delle pensioni, o l'agenda sociale. Questa è una brutta notizia per la gente".