Coronavirus
Lavori in corso nel governo
Coronavirus, Gualtieri: "Per il Dl imprese sul tavolo 750 miliardi di garanzie"
Riunione notturna di Conte, Gualtieri e altri ministri sul Dl Maggio. Chiesto a Inps approfondimento su coperture cassa integrazione. Intanto il ministro Gualtieri riferisce sul Dl Imprese alle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera
Su alcune misure, dai trasferimenti a fondo perduto alle imprese allo sblocco dei circa 12 miliardi di debiti della pa, il governo sembra aver trovato una quadra ma restano ancora alcuni accordi da trovare, a cominciare da quello sul reddito di emergenza. Possibile, quindi, che prima del Cdm che varerà il provvedimento - atteso non prima di mercoledì - i capi delegazione tornino a riunirsi per definire il decreto da 55 miliardi.
Misure non sufficienti, ma necessarie
Le misure di liquidità contenute nel Dl Imprese "da sole non sono sufficienti ad affrontare adeguatamente la crisi economica, ma è altrettanto evidente che si tratta di interventi assolutamente necessari". Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell'audizione di fronte alle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera. "L'obiettivo è di varare già a metà settimana il decreto"
750 miliardi di garanzie
"Le garanzie pubbliche superano i 400 miliardi di euro mentre quelle del primo decreto investono circa 340 miliardi di euro, cifre molto consistenti che collocano l'Italia tra i Paesi che sostengono con garanzia pubbliche interventi di liquidità con dimensioni più ampie".
Sace già in funzione
Sace "si è dimostrata efficiente, in due settimane ha già predisposto tutti gli strumenti e le documentazioni necessarie per rendere operativa la garanzia che è già in funzione". "Ci risultano in corso circa 170 potenziali operazioni per circa 12,5 miliardi attualmente allo studio delle banche per le fasi di istruttoria, costruzione dei pool e successiva delibera". Ad esito di queste attività, ha spiegato il ministro, le banche presenteranno le richieste a Sace "che potranno essere, nel caso di processo semplificato (per tutti gli interventi fino a 375 milioni di importo), garantite in massimo 48/72 ore".
Sgnali di fiducia
"Negli ultimi giorni, dopo la lentezza iniziale, assistiamo a un'impennata delle richieste di garanzia al fondo" che "riflette anche una maggiore fiducia delle persone nel richiedere i prestiti".
Moratoria prestiti per 177 miliardi e 54 miliardi alle famiglie
"Sulla base della rilevazione settimanale che viene computa dalla Banca d'Italia con riferimento alla settimana precedente, al 24 aprile risultano pervenute alle banche oltre 1,6 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per un ammontare di 177 miliardi. Poco meno della meta' delle domande provengono dalle imprese, a fronte di prestiti per 120 miliardi. Le oltre 880.000 domande delle famiglie riguardano prestiti per 54 miliardi. 50.500 domande hanno riguardato la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al Fondo Gasparrini)".
Completare gli interventi
"Stiamo predisponendo delle misure che hanno l'obiettivo di completare il set di interventi intrapresi e al tempo stesso contribuire a preparare e sostenere la ripresa".
Attuazione banche sia rapida e efficace
"Sulle banche sappiamo che c'è una pressione fortissima", ma "ci aspettiamo che dal sistema bancario ci sia un'attuazione più rapida, semplice ed efficace possibile di queste misure".
Non c'è condono fiscale
Gli interventi di "condono fiscale non rientrano tra le linee politiche di azione di questo governo, bisogna distinguere la necessaria sospensione e l'alleggerimento degli adempimenti fiscali perché il coronavirus è una circostanza straordinaria e non deve essere pagata dai cittadini, altro è confondere questo con comportamenti pregressi o futuri". "E' fondamentale avere un sistema fiscale amico dei cittadini, ma anche che ci sia una giusto contrasto all'evasione che consenta allo Stato di finanziare servizi che fornisce ai cittadini,a partire da quelli sanitari".
Prestiti non bastano, servono interventi sul fisco
"I prestiti non bastano ma nessuno ha mai detto o pensato che i prestiti garantiti siano da soli sufficienti ad affrontare questa crisi ed è del tutto evidente che servono sostegno al reddito, interventi sul fisco e per la ripresa".
Bonus autonomi a oltre 4 milioni
"Complessivamente stiamo parlando di più di 4 milioni di persone che hanno ricevuto un sostegno al reddito pur non essendo lavoratori dipendenti e che lo avranno anche con il decreto in arrivo".
Oggi incontriamo le banche
"Oggi sentiremo i maggiori esponenti del sistema bancario per discutere con loro e valutare eventuali problemi e incitarli all'attuazione più efficace e tempestiva possibile delle misure previste nel decreto".
Dalla Ue attendiamo nuove linee sugli aiuti di Stato
"Adesso è in arrivo, probabilmente già domani, un nuovo adattamento del 'Temporary framework' sugli aiuti di Stato che avrà un impatto diretto su una delle parti più importanti del decreto che doveva essere aprile, quindi è saggio attendere ed è stata una delle ragioni che ci hanno portato a prenderci qualche giorno in più, per non trovarci nella situazione di prendere misure che poi non rientrano" nelle nuove regole "o di non utilizzare pienamente gli spazi" previsti.
No nazionalizzazione Pmi
"Ho letto ricostruzioni fantasiose, non c'è nessuna intenzione di nazionalizzare le pmi o intervenire nella loro governance". "C'è l'esigenza di allinearci e di valutare le modifiche in corso di definizione del 'Temporary framework', saranno misure importanti a sostegno della capitalizzazione delle imprese più grandi anche con incentivi adeguati per le pmi". "Un ristoro integrale di tre mesi del costo sostenuto per gli affitti per tutte le imprese di tutte le categorie e di tutte le dimensioni".