MONDO
Kiev: cauto ottimismo ma pronti al peggior scenario
Merkel: "La crisi in Ucraina non può avere una soluzione militare"
La cancelliera tedesca, dal Canada, ribadisce gli sforzi per trovare una soluzione diplomatica al conflitto. Ieri vertice con Obama: gli Usa sono pronti a fornire armi a Kiev se la via diplomatica dovesse fallire. Domani vertice a Minsk tra Germania, Francia, Russia e Ucraina
Ottawa (Canada)
L’obiettivo resta la soluzione diplomatica: lo aveva affermato accanto a Barack Obama al termine dell’incontro con il presidente americano a Washington, lo ha ribadito da Ottawa, dove ha incontrato il premier canadese Stephen Harper. Per la cancelliera tedesca Angela Merkel il conflitto tra Russia e Ucraina non può essere risolto con "mezzi militari".
"Massimo impegno per soluzione diplomatica"
"Spero che saremo in grado di risolvere questo conflitto per via diplomatica, perché penso che con mezzi militari non possa essere risolto", ha spiegato Angela Merkel alla fine del vertice in Canada. “Siamo sempre stati coerenti nel decidere sanzioni insieme e penso che coordineremo i nostri passi futuri. Metteremo tutto il nostro impegno nella ricerca di una soluzione diplomatica e sono molto grata che sia il presidente americano e il primo ministro canadese ci sostengano in questo sforzo”. Da parte sua, Stephen Harper ha confermato l'impegno nelle trattative, ma ha anche puntato il dito contro la Russia. "Sfortunatamente come sapete Vladimir Putin ha rifiutato i mezzi diplomatici: cerca di portare avanti la sua agenda attraverso la violenza militare".
La posizione degli Stati Uniti: "Mosca non ha rispettato gli impegni"
La tensione resta alle stelle, tanto che ieri sera Barack Obama aveva accusato la Russia di aver “violato tutti gli impegni presi con gli accordi di Minsk, continuando a operare nell'Ucraina dell'est, inviando soldati e artiglieria pesante e distruggendo interi villaggi". Il presidente degli Stati Uniti aveva definito “improbabile” l’intervento militare, ma aveva anche detto che gli Usa sono pronti a fornire armi a Kiev se la via diplomatica dovesse fallire. "Noi incoraggiamo la soluzione diplomatica. Bisogna andare avanti con le sanzioni - ha spiegato il presidente americano - Ma è vero che ho chiesto al mio team di valutare tutte le opzioni se la diplomazia dovesse fallire e la possibilità di fornire armi letali difensive è una delle opzioni che viene esaminata e valutata".
Domani vertice a Minsk
Mentre sul campo continuano i combattimenti, l’attesa ora si sposta sul vertice in programma domani a Minsk tra Germania, Francia, Russia e Ucraina. Dall’esito dipenderà innanzitutto l’applicazione delle nuove sanzioni contro Mosca decise dai ministri degli Esteri Ue e per ora congelate. Intanto il presidente russo, Vladimir Putin, ha anticipato che non accetterà alcun tipo di ultimatum da nessuno e ha puntato il dito contro Usa e Occidente, che a suo dire cercano di allontanare dalla Russia alcune repubbliche ex sovietiche e sono responsabili della crisi.
Kiev: cautamente ottimisti ma pronti al peggior scenario
Il governo ucraino si dice "cautamente ottimista" in vista dell'incontro di Minsk tra
Hollande, Merkel, Putin e Poroshenko per far tacere i cannoni nel Donbass, ma bisogna "anche essere pronti al peggior scenario". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Ievghen Perebiinis. Secondo il diplomatico, il summit di domani comunque "non è l'ultima chance" per trovare "una soluzione pacifica" al conflitto.
Gruppo di contatto al lavoro
In vista del vertice, oggi è prevista una seduta del Gruppo di contatto per preparare le condizioni e i temi sostanziali dell'incontro. "La priorità - riferisce una fonte citata dall'agenzia russa Interfax - è il cessate il fuoco e lo sviluppo di meccanismi per monitorarne il rispetto". Nel frattempo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un messaggio in occasione del "giorno dei diplomatici" ha fatto sapere che la Russia intende promuovere una soluzione pacifica del conflitto nel sud-est ucraino favorendo trattative dirette tra Kiev e i separatisti.
"Massimo impegno per soluzione diplomatica"
"Spero che saremo in grado di risolvere questo conflitto per via diplomatica, perché penso che con mezzi militari non possa essere risolto", ha spiegato Angela Merkel alla fine del vertice in Canada. “Siamo sempre stati coerenti nel decidere sanzioni insieme e penso che coordineremo i nostri passi futuri. Metteremo tutto il nostro impegno nella ricerca di una soluzione diplomatica e sono molto grata che sia il presidente americano e il primo ministro canadese ci sostengano in questo sforzo”. Da parte sua, Stephen Harper ha confermato l'impegno nelle trattative, ma ha anche puntato il dito contro la Russia. "Sfortunatamente come sapete Vladimir Putin ha rifiutato i mezzi diplomatici: cerca di portare avanti la sua agenda attraverso la violenza militare".
La posizione degli Stati Uniti: "Mosca non ha rispettato gli impegni"
La tensione resta alle stelle, tanto che ieri sera Barack Obama aveva accusato la Russia di aver “violato tutti gli impegni presi con gli accordi di Minsk, continuando a operare nell'Ucraina dell'est, inviando soldati e artiglieria pesante e distruggendo interi villaggi". Il presidente degli Stati Uniti aveva definito “improbabile” l’intervento militare, ma aveva anche detto che gli Usa sono pronti a fornire armi a Kiev se la via diplomatica dovesse fallire. "Noi incoraggiamo la soluzione diplomatica. Bisogna andare avanti con le sanzioni - ha spiegato il presidente americano - Ma è vero che ho chiesto al mio team di valutare tutte le opzioni se la diplomazia dovesse fallire e la possibilità di fornire armi letali difensive è una delle opzioni che viene esaminata e valutata".
Domani vertice a Minsk
Mentre sul campo continuano i combattimenti, l’attesa ora si sposta sul vertice in programma domani a Minsk tra Germania, Francia, Russia e Ucraina. Dall’esito dipenderà innanzitutto l’applicazione delle nuove sanzioni contro Mosca decise dai ministri degli Esteri Ue e per ora congelate. Intanto il presidente russo, Vladimir Putin, ha anticipato che non accetterà alcun tipo di ultimatum da nessuno e ha puntato il dito contro Usa e Occidente, che a suo dire cercano di allontanare dalla Russia alcune repubbliche ex sovietiche e sono responsabili della crisi.
Kiev: cautamente ottimisti ma pronti al peggior scenario
Il governo ucraino si dice "cautamente ottimista" in vista dell'incontro di Minsk tra
Hollande, Merkel, Putin e Poroshenko per far tacere i cannoni nel Donbass, ma bisogna "anche essere pronti al peggior scenario". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Ievghen Perebiinis. Secondo il diplomatico, il summit di domani comunque "non è l'ultima chance" per trovare "una soluzione pacifica" al conflitto.
Gruppo di contatto al lavoro
In vista del vertice, oggi è prevista una seduta del Gruppo di contatto per preparare le condizioni e i temi sostanziali dell'incontro. "La priorità - riferisce una fonte citata dall'agenzia russa Interfax - è il cessate il fuoco e lo sviluppo di meccanismi per monitorarne il rispetto". Nel frattempo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un messaggio in occasione del "giorno dei diplomatici" ha fatto sapere che la Russia intende promuovere una soluzione pacifica del conflitto nel sud-est ucraino favorendo trattative dirette tra Kiev e i separatisti.