MONDO
Arrestato a l'Havana
Cuba, rilasciato il marito della blogger Yoani Sanchez. Doveva partecipare ad una "tribuna politica"
Rilasciato il giornalista Reinaldo Escobar, arrestato insieme ad altri attivisti che dovevano partecipare ad una "tribuna politica" convocata dall'artista Tania Bruguera, ancora in carcere. Immediata la condanna del Dipartimento di Stato Usa. Alla Blogger era stata impedito di uscire di casa
L'arresto del marito di Yoani Sanchez
È stata la stessa blogger cubana, con un tweet a diffondere la notizia dell'arresto del marito: "Una volante della polizia sta portando via in manette mio marito ed Eliecer Avila". Il motivo della detenzione di Escobar e degli altri giornalisti e attivisti era il "tentativo di partecipare al disordine pubblico", secondo quanto ha scritto la polizia sul provvedimento. A Yoani Sanchez, invece, è stato impedito di uscire di casa, una sorta di arresti domiciliari che sarebbero stati già revocati.
#Cuba Se llevan a mi esposo @rescobarcasas y a @eliecer_cuba en una patrulla policial esposados
— Yoani Sánchez (@yoanisanchez) 30 Dicembre 2014
Manifestazione a l'Havana
La manifestazione politica era stata convocata dalla nota artista cubana Tania Bruguera nell'emblematica Plaza de la Revolucion. I cittadini erano stati invitati a salire sul palco per esprimere le proprie idee sul futuro del Paese e sulla ripresa delle relazioni con gli Stati Uniti. Il 17 dicembre il presidente Usa, Barack Obama, e Raul Castro avevano annunciato il progressivo ristabilimento di relazioni diplomatiche, interrotte dal 1959.
#Cuba Reinaldo @rescobarcasas regresa a casa y en estación policial de Acosta estaba Tania Bruguera #YoTambienExijo
— Yoani Sánchez (@yoanisanchez) 31 Dicembre 2014
La condanna degli Stati Uniti
Dopo che il 17 dicembre Cuba e gli Stati Uniti hanno ristabilito le relazioni diplomatiche gli arresti scuotono l'amministrazione Obama. E il Dipartimento di Stato ha condannato il gesto mentre dalle opposizioni di Obama arriva ancora più forte la richiesta di non concedere nulla a Cuba finchè continuerà a reprimere i partiti dissidenti e a controllare i mezzi di informazione con la forza. In prima linea c'è ovviamente Marco Rubio, il senatore cubano-americano che potrebbe correre alle presidenziali 2016: gli oppositori del regime, ha detto, potrebbero boicottare le relazioni tra i due Paesi.