MONDO
A Falluja 5 morti e 13 feriti
Bombe e scontri in Iraq, 48 morti in due giorni
Violenti combattimenti tra forze di sicurezza e militanti. Esplose bombe a Baghdad e a Sad City: 26 morti. Solo negli ultimi giorni, quasi 50 i morti e decine i feriti tra scontri e attentati dinamitardi
Baghdad
Cinque vittime, almeno 13 feriti. Sono i numeri di una giornata di ennesima violenza in Iraq, un Paese ancora instabile e scosso da attentati e scontri. Gli ultimi a Falluja, controllata ancora da Al Qaeda. Ma c'è anche Ramadi tra i siti instabili: è proprio a Ramadi, che le autorità avevano smantellato un accampamento di manifestanti sunniti. Un gesto che ha dato via all'ondata di attentati.
Giovedì bombe sono esplose a Baghdad e a Sadr City: almeno 26 le vittime in tutto. Ma se si contano quelle degli ultimi due giorni, allora i morti arrivano a 48. Un'ondata di violenza, quella che sta scuotendo l'Iraq dal 2013, quando le vittime civili di bombe e attentati sono state ottomila.
Le forze di sicurezza irachene stanno combattendo ribelli sunniti da mesi. Sono formazioni stanziate soprattutto nelle province occidentali del Paese: è proprio ad Anbar, dove militanti islamisti hanno conquistato la città e ne detengono il potere da oltre due mesi.
Giovedì bombe sono esplose a Baghdad e a Sadr City: almeno 26 le vittime in tutto. Ma se si contano quelle degli ultimi due giorni, allora i morti arrivano a 48. Un'ondata di violenza, quella che sta scuotendo l'Iraq dal 2013, quando le vittime civili di bombe e attentati sono state ottomila.
Le forze di sicurezza irachene stanno combattendo ribelli sunniti da mesi. Sono formazioni stanziate soprattutto nelle province occidentali del Paese: è proprio ad Anbar, dove militanti islamisti hanno conquistato la città e ne detengono il potere da oltre due mesi.