MONDO
Nel nord del Paese
Lotta all'Isis: Iraq, offensiva dei Peshmerga per liberare la città di Sinjar
La città di Sinjar è abitata dalla minoranza yazida ed è diventata importante centro logistico dei jihadisti
"L'attacco è iniziato alle 7 (le 5 in Italia) e i peshmerga sono avanzati su diversi assi per liberare il centro di Sinjar", ha comunicato il generale Ezzedin Saadun.
Tagliare l'asse strategico che collega la Siria con l'Iraq, e che permette all'Isis di far circolare materiale e uomini tra i due Paesi, è l'obiettivo principale dell'offensiva.
Sinjar, situata a 50 chilometri dal confine con la Siria e non lontano dal Kurdistan iracheno, si trova sulla "Highway 47" una strada strategica che collega Mosul (Nord), la roccaforte dei jihadisti in Iraq, ai territori controllati dall'Isis in Siria, fino a Raqqa.
"Prendendo Sinjar, saremo in grado di tagliare la linea di comunicazione e questo, riteniamo, potrà incidere sulla capacità di approvvigionamento" dell'Isis, ha detto il colonnello Steve Warren, un portavoce della coalizione a guida Usa. Una circostanza, ha aggiunto, che rappresenterebbe "un primo passo fondamentale per l'eventuale liberazione di Mosul", ha aggiunto.
Dense colonne di fumo nero si levano al cielo, da questa mattina, a causa dei bombardamenti delle forze curde e della coalizione guidata dagli Stati Uniti contro le postazioni dei combattenti dello Stato islamico.
Un funzionario dell'intelligence militare Usa, il capitano Chance McCraw, ha stimato che a Sinjar dovrebbero trovarsi fra 300 e 400 jihadisti dell'Isis e che la città sarebbe stata interamente minata per respingere l'offensiva dei peshmerga. Ma secondo alcune fonti, la leadership dell'Isis avrebbe deciso di recente di inviare almeno altri 600 combattenti in città, proprio in vista di un possibile attacco dei peshmerga e della coalizione internazionale.
A poche ore dall'inizio dell'offensiva, le forze curde sarebbero comunque riuscite a conquistare numerosi villaggi a Nord di Sinjar, secondo quanto affermato dal generale Seetayi.
Il Consiglio di sicurezza della regione autonoma del Kurdistan ha riferito che fino a 7.500 peshmerga stanno prendendo parte alle operazioni per riconquistare Sinjar e "stabilire una zona cuscinetto per proteggere la città e i suoi abitanti".
"I velivoli della coalizione continuano a fornire sostegno aereo ai peshmerga durante questa operazione", ha aggiunto il Consiglio. L'operazione, che è stata lanciata in un momento in cui l'Isis si trova sotto pressione anche in Siria a seguito dei raid russi, secondo Warren, dovrebbe contribuire a "paralizzare il nemico", chiamato a "prendere delle decisioni molto difficili" sul piano strategico e operativo.
All'offensiva starebbero partecipando anche alcuni gruppi della comunità yazida, che nell'agosto del 2014 è stata decimata dai jihadisti dell'Isis, che la considerano eretica. Le violenze compiute dall'Isis su questa minoranza sono state considerate alla stregua di un genocidio dalle Nazioni Unite.