MONDO
Il Papa: "I perseguitati dipendono da noi"
Iraq, è strage di yazidi: "Donne e bambini sepolti vivi". Obama: "Avanti coi raid"
Peshmerga curdi proteggono 20mila yazidi in cammino verso la Siria. Il presidente americano: "Non ci saranno nostre truppe in Iraq". Mogherini: il governo italiano valuta "nuove iniziative" che potrebbero "coinvolgere anche il ministero della Difesa". Nuovi raid a Erbil
alla Reuters ha riferito che tra le vittime sepolte vive ci sarebbero anche donne e bambini. È una minoranza perseguitata, quella yazida e in fuga attraverso il confine tra Iraq e Siria. Su 40mila bloccati sulle montagne del Sanjar, solo circa 20mila sono riusciti ad aprirsi una strada, protetti dalle forze curde peshmerga.
Obama: "Avanti coi raid"
A poche ore dal discorso di Obama alla Casa Bianca, gli Stati Uniti hanno condotto altri raid contro le postazioni dell'Is (Stato islamico) nel nord dell'Iraq. Domenica mattina invece hanno attaccato la zona di Erbil, nel Kurdistan iracheno. Quelli di sabato notte non sono solo attacchi, ma anche lanci di aiuti umanitari nella zona del Sanjar. A dare dettagli sul tipo di materiale lanciato è lo stesso Pentagono, in un tweet:
La diplomazia
Prosegue poi il lavoro della diplomazia per risolvere la crisi irachena. Il ministro degli Esteri francese è partito per Baghdad per controllare la consegna di aiuti umanitari, ma non solo: Laurent Fabius visiterà Baghdad e Erbil, nella regione curda e incontrerà rappresentanti di cristiani e yazidi. Da parte statunitense, il segretario di Stato Usa John Kerry ha discusso con il suo omologo russo, Lavrov, sulla necessità di sostenere i peshmerga, le forze curde, contro i militanti dello Stato Islamico. Il contatto con la Russia non è l'unico, da parte statunitense. C'è anche quello con Regno Unito e Francia: ieri Obama ha detto durante il suo discorso alla Casa Bianca di aver sentito sia David Cameron, sia Francois Hollande, che si è detto "pronto a prendere parte" alla lotta in difesa dei civili perseguitati. Cameron ha però sottolineato che non è previsto "un intervento militare". Obama ha poi dato ulteriori dettagli sull'operazione nel Paese, nel "weekly address":
Ue: indagare su crimini contro umanità
In una nota l'Alto Rappresentante per la politica estera europea Catherine Ashton ha dichiarato: l'Ue condanna "le persecuzioni e violazioni dei diritti umani" da parte dell'Isis nel nord dell'Iraq "che possono essere considerate come crimini contro l'umanita'" e sulle quali "bisogna indagare rapidamente".
Anche il governo italiano si è attivato. Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha affermato:"Stiamo mobilitando tutto quello che possiamo in termini di aiuti umanitari, abbiamo già stanziato un milione di euro". Il titolare della Farnesina ha anche ricordato che il vice ministro Lapo Pistelli è rientrato proprio la scorsa notte da Erbil. E a Rainews24 ha detto che Il governo italiano sta valutando "nuove iniziative" sull'emergenza sfollati nel nord dell'Iraq che potrebbero "coinvolgere anche il ministero della Difesa".
l Papa su Twitter #prayforpeace
Papa Francesco, nel frattempo, torna sull'Iraq nell'Angelus: "Siamo sgomenti e incredutli per le persecuzioni" nel Paesel, dice da da Piazza San Pietro. E su twitter torna a scrivere i suoi appelli per la drammatica situazione in Iraq. La Santa Sede, sottolinea a Radio Vaticana padre Federico Lombardi, "cerca di sostenere questo clima di preghiera, di mobilitazione spirituale e di solidarietà". Intanto il Papa ha anche nominato un inviato personale a Baghdad.
L'avanzata dell'Is
La campagna dei militanti dello Stato islamico non si ferma. Secondo le Nazioni Unite, gli sfollati e i profughi hanno superato quota 500mila da giugno, un milione in totale. A giugno le forze dello Stato Islamico (Is) preso Mosul e ora un altro video, l'agenzia Onu per i rifugiati mostra la drammatica situazione dei civili, tra cui molti bambini, in fuga dalle zone controllate dall'Is:
Uccisi e gettati in fosse comuni: sono almeno 500 le vittime yazide di una strage avvenuta in Iraq. A denunciarlo è un ministro iracheno, Mohammed Shia al-Sudani:
Obama: "Avanti coi raid"
A poche ore dal discorso di Obama alla Casa Bianca, gli Stati Uniti hanno condotto altri raid contro le postazioni dell'Is (Stato islamico) nel nord dell'Iraq. Domenica mattina invece hanno attaccato la zona di Erbil, nel Kurdistan iracheno. Quelli di sabato notte non sono solo attacchi, ma anche lanci di aiuti umanitari nella zona del Sanjar. A dare dettagli sul tipo di materiale lanciato è lo stesso Pentagono, in un tweet:
US military aircraft conduct 3rd airdrop of food & water to Iraqi's on Mt. Sinjar. 72 more bundles delivered, bringing total to 52K meals.
— Rear Adm. John Kirby (@PentagonPresSec) August 10, 2014
La diplomazia
Prosegue poi il lavoro della diplomazia per risolvere la crisi irachena. Il ministro degli Esteri francese è partito per Baghdad per controllare la consegna di aiuti umanitari, ma non solo: Laurent Fabius visiterà Baghdad e Erbil, nella regione curda e incontrerà rappresentanti di cristiani e yazidi. Da parte statunitense, il segretario di Stato Usa John Kerry ha discusso con il suo omologo russo, Lavrov, sulla necessità di sostenere i peshmerga, le forze curde, contro i militanti dello Stato Islamico. Il contatto con la Russia non è l'unico, da parte statunitense. C'è anche quello con Regno Unito e Francia: ieri Obama ha detto durante il suo discorso alla Casa Bianca di aver sentito sia David Cameron, sia Francois Hollande, che si è detto "pronto a prendere parte" alla lotta in difesa dei civili perseguitati. Cameron ha però sottolineato che non è previsto "un intervento militare". Obama ha poi dato ulteriori dettagli sull'operazione nel Paese, nel "weekly address":
WATCH: President Obama details American operations in Iraq. http://t.co/RVeQ4kpUfr
— Barack Obama (@BarackObama) August 9, 2014
Ue: indagare su crimini contro umanità
In una nota l'Alto Rappresentante per la politica estera europea Catherine Ashton ha dichiarato: l'Ue condanna "le persecuzioni e violazioni dei diritti umani" da parte dell'Isis nel nord dell'Iraq "che possono essere considerate come crimini contro l'umanita'" e sulle quali "bisogna indagare rapidamente".
Anche il governo italiano si è attivato. Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha affermato:"Stiamo mobilitando tutto quello che possiamo in termini di aiuti umanitari, abbiamo già stanziato un milione di euro". Il titolare della Farnesina ha anche ricordato che il vice ministro Lapo Pistelli è rientrato proprio la scorsa notte da Erbil. E a Rainews24 ha detto che Il governo italiano sta valutando "nuove iniziative" sull'emergenza sfollati nel nord dell'Iraq che potrebbero "coinvolgere anche il ministero della Difesa".
l Papa su Twitter #prayforpeace
Papa Francesco, nel frattempo, torna sull'Iraq nell'Angelus: "Siamo sgomenti e incredutli per le persecuzioni" nel Paesel, dice da da Piazza San Pietro. E su twitter torna a scrivere i suoi appelli per la drammatica situazione in Iraq. La Santa Sede, sottolinea a Radio Vaticana padre Federico Lombardi, "cerca di sostenere questo clima di preghiera, di mobilitazione spirituale e di solidarietà". Intanto il Papa ha anche nominato un inviato personale a Baghdad.
Le persone private della casa in Iraq dipendono da noi. Invito tutti a pregare e, quanti possono, ad offrire un aiuto concreto.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) August 10, 2014
L'avanzata dell'Is
La campagna dei militanti dello Stato islamico non si ferma. Secondo le Nazioni Unite, gli sfollati e i profughi hanno superato quota 500mila da giugno, un milione in totale. A giugno le forze dello Stato Islamico (Is) preso Mosul e ora un altro video, l'agenzia Onu per i rifugiati mostra la drammatica situazione dei civili, tra cui molti bambini, in fuga dalle zone controllate dall'Is:
New video from #Iraq: Meet some of the 4000 Christians who fled to Erbil from Ninewa this week http://t.co/eFtxWmj2Ty
— UN Refugee Agency (@Refugees) August 10, 2014