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MONDO

Bibi: entro 2 o 3 settimane il governo

Israele: Netanyahu annuncia la "grande vittoria" dopo la rimonta dell'ultimo minuto

Secondo gli ultimissimi dati - con il 99,5% delle schede scrutinate" -  il Likud di Netanyahu avrebbe ottenuto 30 seggi alla Knesset mentre Unione Sionista, - guidata da Herzog e data in vantaggio dai sondaggi - ne avrebbe 24. Terzo partito la Lista Araba. Bibi esulta e chiama a raccolta i leader della destra. Sembra lontano l'esecutivo di unità nazionale voluto dal presidente Rivlin. ANP: andremo all'Aia per accelere il processo per l'incriminazione di Israele

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Netanyahu ha annunciato la vittoria via Twitter e poco dopo ha chiesto ai leader dei partiti di destra di formare un governo forte e stabile, "capace di occuparsi della sicurezza e del benessere di tutti i cittadini di Israele", segno che vuole escludere un governo di larghe intese con Unione Sionista. Entro due o tre settimane, ha detto, arriverà il nuovo esecutivo. Parole, quelle di Bibi, che cancellano l'ipotesi prospettata dal Reuven Rivlin: "Sono convinto che solo un governo di unità nazionale possa evitare che la democrazia israeliana si disintegri". 

I numeri con il 99,5% delle schede scrutinate
I conteggi ufficiali parlano del 99,5% delle schede scrutinate: 30 seggi alla Knesset per il Likud, 24 per l'Unione Sionista guidata da Herzog sui 120 totali. Due exit polls parlavano di un testa a testa con 27 poltrone per ciascun partito, poi il vantaggio del partito di Netanyahu si è fatto più evidente. Con 14 seggi la Lista Araba - che per la prima volta si presenta unita - diventa il terzo partito. Seguono i centristi di Lapid con 11 deputati (in forte calo, ne avevano 19), e il nuovo partito di Khalon (ex Likud) con 10. Retrocede invece Focolare Ebraico di Naftali Bennet: 12 seggi alle scorse elezioni, 8 in queste. Sette deputati ciascuno alla destra di Shas e a United Torah Judaism, mentre crolla il falco Lieberman, da 13 a 6 seggi. I pacifisti di Meretz scendono da 6 a 4. Qui, su Haaretz, un grafico con tutti i risultati

I prossimi passi
Ora spetta a Rivlin affidare l'incarico di formare il governo al candidato con maggiori chances. Questi poi ha 42 giorni di tempo a disposizione per presentare la lista dei ministri.

Netanyahu: "Una grande vittoria"
Il combattivo premier uscente ha parlato di grande vittoria per il suo Likud: "Israele ha capito quali sono le cose importante per noi e cioè la sicurezza, l'economia e il welfar sociale, importanti per ogni famiglia, per ogni giovane coppia e per ogni soldato". 

Herzog: mi sono congratulato con Netanyahu
"Non è cambiato nulla, continueremo a combattere per una società più giusta", ha commentato Herzog che non ha esplicitamente detto che non entrerebbe in un governo a guida Netanyahu. E ha aggiunto di aver chiamato il leader del Likud per congratularsi. 

Un Paese diviso
La vittoria di Netanyahu gli apre le porte di un nuovo mandato, confermando la sua capacità di condurre una campagna elettorale efficace e di fare convergere i voti della destra ma racconta anche di una società israeliana divisa su molti fronti: dalla questione palestinese alla sicurezza fino ai temi economici. Netanyahu potrebbe essere così il premier più longevo nella storia di Israele, dopo aver guidato il governo dal 1996 al 1999 e dal 2009 a oggi.

Le ultime promesse elettorali di Bibi: con me mai uno Stato Palestinese
Una pioggia di case per i coloni a Gerusalemme Est e la promessa di non permettere mai allo Stato Palestinese di vedere la luce durante il suo governo. Ultimo giorno di campagna, ultimo affondo. E così, secondo alcuni analisti, Netanyahu è riuscito ad orientare lo schema del voto, portando a casa la vittoria. E ieri, a seggi aperti, aveva incitato i suoi sostenitori: andate a votare il Likud, gli arabi stanno andando in massa. Annunci, quelli di Netanyahu, che se sicuramente hanno portato mattoni per la sua vittoria, potrebbero esacerbare le relazioni, già fredde, con Barack Obama. 

ANP: velocizziamo il processo per fare perseguire Israele da TPI
La vittoria elettorale del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu "affossa il processo di pace" in corso con i palestinesi. Ne è convinta l'Autorità Nazionale Palestinese che all'indomani del voto annuncia che accelererà il processo per far perseguire Israele dal Tribunale penale internazionale. Il capo dei negoziatori palestinesi, Saeb Erekat, ha infatti evidenziato come Netanyahu abbia detto ancora una volta "di essere contro lo Stato Palestinese". Poi aggiungono:"Siamo pronti a trattare con un governo che si impegni per uno stato palestinese con capitale a Gerusalemme Est, altrimenti perdurerà il pericoloso stato di paralisi e di vuoto cui si assiste in tutta la regione".
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