MONDO
Spianata Moschee, disaccordo su telecamere. Muftì Gerusalemme: "Lì mai esistito tempio ebraico"
Oggi era anche la giornata commemorazione, secondo il calendario ebraico, del ventesimo anniversario dell'assassinio di Yitzak Rabin
due gli attacchi - lo scontro politico ruota ancora una volta intorno alla Moschea di al-Aqsa.
"Nella spianata delle moschee di Gerusalemme non c'è mai stato alcun tempio ebraico", ha affermato il muftì di Gerusalemme, sceicco Muhammad Ahmad Hussein, in un'intervista alla televisione israeliana riferita dal sito Times of Israel.
Quella spianata - sacra anche agli ebrei, che la chiamano 'monte del tempio' - è sempre stata una moschea, secondo il Muftì, "fin dalla creazione del mondo".
"Era una moschea tremila anni fa, e lo era anche 30mila anni fa", ha detto il religioso.
E oggi era anche la giornata commemorazione, secondo il calendario ebraico, del ventesimo anniversario dell'assassinio di Yitzak Rabin
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato in pubblico a Gerusalemme, in occasione delle celebrazioni. "Non ci battiamo soltanto contro chi perpetra atti di terrorismo ma anche contro chi diffonde bugie", ha affermato il primo ministro. Netanyahu ha poi ribadito che il suo governo non intende alterare lo status quo del sito che per i musulmani è la Spianata delle Moschee e per gli ebrei il Monte del Tempio.
Israele ha deciso di installare telecamere nel luogo santo dopo gli sforzi diplomatici esercitati dal segretario di Stato Usa, John Kerry, per cercare di allentare le tensioni tra israeliani e palestinesi a Gerusalemme.
Il complesso, che ospita la moschea di al-Aqsa e la Cupola della Roccia, il terzo luogo sacro per i musulmani, è anche venerato dagli ebrei come il luogo di installazione dei templi biblici di Salomone e di Erode, causando così tensioni tra le due comunità.
Il custode giordano del patrimonio musulmano o "Waqf, che gestisce la Spianata, ha fatto sapere che una squadra Waqf "era al lavoro per installare le telecamere quando la polizia israeliana ha interferito e ha interrotto il lavoro". E ha aggiunto di condannare fortemente l'interferenza di Israele: "quello che è successo dimostra come Israele voglia installare telecamere solo per i propri interessi, non per mostrare la verità e la giustizia", si legge in un comunicato rilasciato dall'istituzione.
La polizia israeliana ha risposto che "la questione è in discussione a livello diplomatico". L'ufficio del primo ministro israeliano ha riferito oggi in un comunicato che "secondo gli ultimi accordi, la posizione delle telecamere sulla Spianata delle Moschee, concordata tra Israele e la Giordania e gli Stati Uniti, avrebbe dovuto essere coordinata da organismi professionali".
"Le telecamere pertanto saranno installate in conformità con gli accordi conclusi tra le parti. Israele ha già espresso il proprio consenso ad avviare il processo il più presto possibile", si legge nella nota.
In un giorno in cui non sono mancate aggressioni agli ebrei in Cisgiordania -
"Nella spianata delle moschee di Gerusalemme non c'è mai stato alcun tempio ebraico", ha affermato il muftì di Gerusalemme, sceicco Muhammad Ahmad Hussein, in un'intervista alla televisione israeliana riferita dal sito Times of Israel.
Quella spianata - sacra anche agli ebrei, che la chiamano 'monte del tempio' - è sempre stata una moschea, secondo il Muftì, "fin dalla creazione del mondo".
"Era una moschea tremila anni fa, e lo era anche 30mila anni fa", ha detto il religioso.
E oggi era anche la giornata commemorazione, secondo il calendario ebraico, del ventesimo anniversario dell'assassinio di Yitzak Rabin
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato in pubblico a Gerusalemme, in occasione delle celebrazioni. "Non ci battiamo soltanto contro chi perpetra atti di terrorismo ma anche contro chi diffonde bugie", ha affermato il primo ministro. Netanyahu ha poi ribadito che il suo governo non intende alterare lo status quo del sito che per i musulmani è la Spianata delle Moschee e per gli ebrei il Monte del Tempio.
Israele ha deciso di installare telecamere nel luogo santo dopo gli sforzi diplomatici esercitati dal segretario di Stato Usa, John Kerry, per cercare di allentare le tensioni tra israeliani e palestinesi a Gerusalemme.
Il complesso, che ospita la moschea di al-Aqsa e la Cupola della Roccia, il terzo luogo sacro per i musulmani, è anche venerato dagli ebrei come il luogo di installazione dei templi biblici di Salomone e di Erode, causando così tensioni tra le due comunità.
Il custode giordano del patrimonio musulmano o "Waqf, che gestisce la Spianata, ha fatto sapere che una squadra Waqf "era al lavoro per installare le telecamere quando la polizia israeliana ha interferito e ha interrotto il lavoro". E ha aggiunto di condannare fortemente l'interferenza di Israele: "quello che è successo dimostra come Israele voglia installare telecamere solo per i propri interessi, non per mostrare la verità e la giustizia", si legge in un comunicato rilasciato dall'istituzione.
La polizia israeliana ha risposto che "la questione è in discussione a livello diplomatico". L'ufficio del primo ministro israeliano ha riferito oggi in un comunicato che "secondo gli ultimi accordi, la posizione delle telecamere sulla Spianata delle Moschee, concordata tra Israele e la Giordania e gli Stati Uniti, avrebbe dovuto essere coordinata da organismi professionali".
"Le telecamere pertanto saranno installate in conformità con gli accordi conclusi tra le parti. Israele ha già espresso il proprio consenso ad avviare il processo il più presto possibile", si legge nella nota.