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ECONOMIA

L'atteso miglioramento potrebbe costituire impulso crescita

Istat: prospettive di crescita solide per eurozona

"L'incertezza rimane tuttavia elevata - si legge - in particolare per quanto riguarda il futuro delle relazioni tra il Regno Unito e l'Unione europea e gli esiti delle elezioni politiche in Francia e Germania"

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"Negli ultimi mesi gli indicatori economici della zona euro hanno mostrato segnali positivi suggerendo un proseguimento della fase di recupero". Lo rende noto l'Istat nell'Eurozone economic outlook. Tuttavia "l'incertezza rimane elevata in particolare per quanto riguarda il futuro delle relazioni tra il Regno Unito e l'Unione europea e gli esiti delle elezioni politiche in Francia e Germania. Un ulteriore rischio al ribasso  costituito da un aumento più sostenuto dell'inflazione che comprimerebbe il reddito disponibile delle famiglie e la loro spesa".

"Nel corso del 2017 - si legge nel report a cura di Istat, Ifo Institute e Insee - l'economia della zona euro è prevista crescere a un ritmo simile a quello registrato alla fine del 2016 (+0,4% nel primo trimestre, +0,5% nel secondo e +0,4% nel terzo). Le principali determinanti dell'espansione dovrebbero essere il consumo privato, favorito dall'aumento del reddito disponibile e dalle favorevoli condizioni del mercato del lavoro, e gli investimenti guidati dal miglioramento delle aspettative sulle prospettive dell'economia. Anche gli investimenti in costruzioni sono previsti accelerare. L'atteso miglioramento dell'economia internazionale potrebbe costituire un ulteriore impulso alla crescita".

Ci sono "solide prospettive di crescita", prosegue l'Istat. "Negli ultimi mesi le prospettive per l'attività economica sono migliorate nonostante le incertezze politiche e la ripresa dell'inflazione. Il commercio mondiale è risultato più vivace, sostenuto in particolare dalle importazioni cinesi. Nei principali paesi, le indagini sulle imprese indicano un miglioramento delle prospettive a breve termine. Inoltre la politica fiscale americana è attesa assumere un orientamento positivo", si legge.

Nell'industria manifatturiera, i giudizi degli imprenditori sugli ordini migliorano, in particolare, su quelli esteri. A gennaio 2017 la produzione industriale destagionalizzata dell'area euro è aumentata dello 0,9% rispetto al mese precedente, sostenuta dalla crescita dei beni strumentali (+2,8%). La produzione industriale è prevista crescere con ritmo sostenuto ma in lieve decelerazione durante l'orizzonte di previsione (+0,6% in T1, +0,5% in T2 e +0,4% in T3).

L'aumento dei prezzi al consumo ha accelerato nel primo trimestre 2017 principalmente a causa dell'incremento dei prezzi dell'energia e dei beni alimentari non lavorati. Tuttavia a marzo, secondo la stima preliminare dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), la crescita dei prezzi ha rallentato rispetto a febbraio (rispettivamente +1,5% e +2,0%). Nell'orizzonte di previsione, l'aumento dell'inflazione manterrebbe un ritmo stabile: +1,8% sia in T1 e T2 e +1,7% in T3. Le previsioni per l'inflazione si basano sull'ipotesi che il prezzo del petrolio Brent si attesti a $52 per barile e che il tasso di cambio Usd/Euro oscilli attorno a 1,08. L'inflazione core dovrebbe aumentare moderatamente lungo l'orizzonte di previsione in linea con una diminuzione dell'output gap della zona euro e degli  aumenti salariali previsti in Spagna e in Germania.
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