ECONOMIA
Oggi Renzi incontra i ministri per decidere dove e come tagliare
Legge di stabilità, il governo a caccia di 20 miliardi
Servono 900 milioni per scuola e 700-800 per le forze dell'ordine. Il premier, dopo il Cdm, incontrerà i titolari dei ministeri per chiedere loro una lista degli interventi su cui è possibile effettuare i tagli
Roma
Il 'più grande taglio della spesa pubblica mai fatto'. Matteo Renzi ha definito così il suo metodo per la revisione della spesa pubblica. Un governo a caccia di 20 miliardi. Venti miliardi di tagli per eliminare gli sprechi per tentare così di rilanciare la crescita del Paese. Il premier, affiancato dal consigliere economico Yoram Gutgeld e dal ministro dell'Economia Padoan, incontrerà al termine dei Consiglio dei ministri che si svolto nel primi pomeriggio, gli altri rappresentanti del governo, uno a uno. Chiederà due cose: primo, una lista di interventi su cui effettuare i risparmi; secondo, quella dei 'desideri'. Oltre10 miliardi dovranno serviranno per coprire il bonus fiscale, altri 4-5 per le spese indifferibili e poi ci sono i 3 miliardi di tagli ereditati dal governo di Enrico Letta. Margini di spesa arriveranno chiaramente anche dal piano di privatizzazioni, dal recupero dell'evasione fiscale e dalla riqualificazione del PIl.
C'è poi il capitolo scuola, dove Renzi ha scelto di investire 900 milioni. Poi ancora, la diminuzione della pressione fiscale con un taglio dell'Irap per le imprese. Ancora in dubbio l'estensione del bonus fiscale ad altre categorie. Il terzo capitolo riguarda le forze dell'ordine e il premier pensa che si possa attuare lo sblocco degli stipendi e del tetto salariale: solo quest'ultimo vale 7-800 milioni per il 2015. Il piano del commissario Carlo Cottarelli - ricordiamo - prevede tre miliardi dal recupero fiscale e 17 di tagli.
C'è poi il capitolo scuola, dove Renzi ha scelto di investire 900 milioni. Poi ancora, la diminuzione della pressione fiscale con un taglio dell'Irap per le imprese. Ancora in dubbio l'estensione del bonus fiscale ad altre categorie. Il terzo capitolo riguarda le forze dell'ordine e il premier pensa che si possa attuare lo sblocco degli stipendi e del tetto salariale: solo quest'ultimo vale 7-800 milioni per il 2015. Il piano del commissario Carlo Cottarelli - ricordiamo - prevede tre miliardi dal recupero fiscale e 17 di tagli.