Assemblea Assolombarda
Manovra. Bonomi: si cerca dividendo elettorale, non di crescita. Tria: non mettiamo a rischio conti
"Non conosciamo i dettagli, ma abbiamo già pagato un prezzo alto per modalità con cui il governo è arrivato al def" - ha detto il Presidente di Assolombarda - "se il deficit è per seguire la vecchia strada, con reddito di cittadinanza e prepensionamenti, allora le stime di crescita non risultano credibili e il debito continuerà a salire". Il ministro dell'Economia: "Il nostro obiettivo e raggiungere almeno l'1,5% nel 2019 e l'1,6% nel 2020". Boccia: "solo con crescita goerno credibile".
"Noi non tifiamo per questo o per quello. Non tifiamo per l'Italia, da sempre. Noi siamo collaborativi nell'interesse del Paese' - prosegue Bonomi - Il clima sociale e culturale che ha portato al voto dello scorso 4 marzo non chiede alle imprese di mettere in campo forme di opposizione ai partiti e al governo', ha continuato, precisando che 'noi rispettiamo la politica e i partiti perchè noi rispettiamo le istituzioni repubblicane, la nostra Costituzione'.
.@CarloBonomi_ Vogliamo cambiare l’Italia partendo dai contratti, perché è attraverso questi che si riconosce il valore delle #competenze richieste dalle nuove tecnologie, si estende il #welfare aziendale e si promuove la formazione #Assolombarda2018 #LaResponsabilitaDelFuturo pic.twitter.com/ZHM1M5mVou
— Assolombarda (@Assolombarda) 18 ottobre 2018
"Governo convoca a P. Chigi controllate pubbliche: aziende quotate rispondono a mercati"
"Abbiamo visto che il governo convoca a palazzo Chigi le controllate pubbliche, e chiede loro di far questo e quello. Un governo dovrebbe sapere che grandi aziende quotate rispondono ai mercati e la loro autonomia è un bene primario. Ma il tema è un altro. Se un governo chiede alle controllate pubbliche di fare quel che nella manovra il governo non pensa di riuscire a realizzare, è il governo che ha un problema" ha detto, in un passaggio del suo intervento alla assemblea generale 2018, il presidente di Assolombarda.
"Imprese in regola non sono bancomat dello Stato"
'Non possiamo continuare a usare le imprese in regola come bancomat di Stato, visto che i crediti Iva maturati ci vengono riconosciuti dopo anni' - ha detto ancora Bonomi - sottolineando che 'con la fatturazione elettronica obbligatoria lo Stato otterrà ogni singolo dato in tempo reale al fine di abbattere elusione ed evasione Iva, a questo punto tutte le altre misure precedentemente assunte allo stesso fine devono venire meno, le comunicazioni trimestrali o semestrali obbligatorie, lo split payment, la reverse charge'.
Bonomi ha spiegato che le misure fiscali proposte dall'associazione 'hanno bisogno di più anni per essere adottate responsabilmente, tagliando a copertura la spesa improduttiva e rivedendo molte deduzioni e detrazioni attuali'. Secondo il presidente di Assolombarda, 'quello che conta è il metodo complessivo, non l'effetto a prescindere di maggior annuncio popolare'.
Alitalia: dare possibilità agli italiani di esprimersi con un referendum
Il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi chiede che gli italiani si possano esprimere "con un referendum" per "dire se vogliono pagare di tasca propria per Alitalia" . "Diciamo no a uno Stato che crede di poter rigestire il trasporto aereo" , afferma e ricorda che "abbiamo profuso sei volte l'ammontare di quello che il Venture Capital dà alle start-up in un anno e tutto questo per un vettore che perde 1,2 milioni di euro al giorno"
Tria: nostre scelte non mettono a rischio conti pubblici
Le nostre scelte "non mettono in alcun modo in pericolo la tenuta dei conti pubblici". Lo ha assicurato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, nel corso del suo intervento all'assemblea di Assolombarda, sottolineando che non si tratta di scelte "temerarie" nè di ipotesi "avventate", ma scelte fatto all'interno di "un quadro di responsabilità". "Sono convinto della riuscita e della solidità del nostro impianto", ha detto ancora Tria. "Il nostro obiettivo e raggiungere almeno l'1,5% nel 2019 e l'1,6% nel 2020" incalza il ministro dell'Economia. Stasera ricorda ancora "incontrerò Moscovici" a Roma, con le autorità dell'Ue "apriremo un dialogo costruttivo".
"Con Fornero puntiamo a ricambio generazionale"
La Riforma Fornero, oltre ad "aver ridotto la crescita del Pil" nei primi anni dalla sua introduzione nel 2011, "ha determinato" altri "problemi nel breve periodo", tra cui il rallentamento "del naturale turn over" generazionale - illustra ancora Tria durante il suo intervento - "le esigenze di oggi richiedono una riposta nuova e un'accelerazione del turn over per permettere l'ingresso di nuove competenze" nel mercato del lavoro. Pertanto con la riforma delle Fornero con l'introduzione di quota 100 si punta a un "ricambio generazionale che permetterà di fare inserire o almeno di facilitare l'ingresso di nuove competenze nel mondo del lavoro".
#Tria @MEF_GOV Il Governo ritiene che la riforma delle pensioni sia fondamentale per facilitare l'immissione dei giovani nel mercato del lavoro #Assolombarda2018 #LaResponsabilitaDelFuturo pic.twitter.com/bICAgyaDO9
— Assolombarda (@Assolombarda) 18 ottobre 2018
"La posizione di Milano e dell'Italia è centrale in Europa" - conclude il ministro - spiegando che "arte e imprenditoria sono tratti distintivi di Milano e dell'Italia agli occhi del mondo" . A suo dire "condividono la cultura del lavoro e del rischio e qui celebriamo i successi di un territorio e di imprese che si confermano come vera eccellenza italiana, motivo di orgoglio per tutta l'Italia.
Boccia: solo con crescita governo credibile
"Gli imprenditori hanno detto una cosa molto semplice: questa manovra consta di due grandi pilastri. Uno è quello delle promesse elettorali con il contratto di governo, che sono la flat tax per gli autonomi, le pensioni e il reddito di cittadinanza. E un secondo pilastro dichiarato dallo stesso governo, che è la crescita. Il secondo pilastro rende sostenibile il primo e quindi la manovra, e rende credibile il governo". A sostenerlo, a margine dell'assemblea generale 2018 di Assolombarda, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.
"Sul secondo - tiene a precisare - occorre approfondire molto perché è evidente che ci giochiamo un grande pezzo di credibilità anche in funzione dello sforamento che il governo ha inteso fare in rapporto alle regole europee, perché il governo dice 'posso sforare, ma la crescita compenserà quello che è lo sforamento che ho realizzato e quindi vedrete che a breve l'occupazione e la maggiore crescita economica compenseranno lo sforamento'".
Sulla valutazione della manovra siamo attendisti con pregiudiziali
Sulla valutazione della manovra di bilancio del governo "siamo attendisti con molte pregiudiziali" ha siegato ancora il presidente di Confindustria. Per valutare gli effetti sulla crescita è necessario "porre attenzione sugli effetti dei provvedimenti indicati sull'economia reale", e in questo senso "la questione dei tempi non è marginale". Quando il governo parla di "5 miliardi di investimenti in più all'anno per in prossimi tre sulle infrastrutture il punto è in quanto tempo apri i cantieri per avere effetti sull'economia reale". Se "qualche cantiere lo chiudi invece che aprirlo", ha aggiunto, "è evidente che c'è una distonia nel governo che prima chiariscono e
meglio è per tutti".
"No a condoni, ok a rateizzazione tasse"
'Noi non amiamo i condoni, ci interessa di più l'idea di una pace fiscale con la rateizzazione, che è una parte che il governo ha previsto e ciò significa pagare tutte le tasse da parte delle imprese che hanno criticità oggettive, però non significa (fare) sconti' - sottolinea Boccia riferendosi al Dl Fiscale a margine dell'assemblea di Assolombarda, ribadendo che 'noi i condoni non li amiamo'. In merito al decreto del governo, Boccia ha precisato che 'questo è un condono fiscale solo per piccole questioni ma c'e' una parte di pace fiscale che riguarda la rateizzazione', ed è questa che ha il consenso di Confindustria, in quanto permette alle imprese in oggettiva difficolta' di pagare le tasse a rate.