ECONOMIA
Manovra, allo studio card unica e sconto dell'Iva per chi usa il bancomat
Un eventuale riordino, pure circolato in questi giorni tra le ipotesi, non dovrebbe comunque servire a "fare cassa", chiarisce il sottosegretario al Mef Alessio Villarosa, ma eventualmente a spostare alcuni beni da una aliquota all'altra per agevolare maggiormente quelli "più sociali". Il tema rimane di quelli ad altissima sensibilità politica e ha già fatto registrare l'altolà di Matteo Renzi, che con la sua Italia Viva, in particolare al Senato, puntella la maggioranza del governo giallorosso. "Non aumentare le tasse e un grande piano per i figli" sono le priorità, ha chiarito. Meno divisiva, invece, l'idea di accelerare la trasformazione digitale della P.a. cominciando con l'inserire le norme per la nuova card pubblica unica già in manovra. Una carta che sarebbe di fatto "una chiave di accesso digitale" a vari servizi, dall'identità, appunto, al borsellino elettronico, facile da inviare e da usare, e che si potrà anche "immediatamente bloccare per telefono" se venisse persa. Uno strumento che si affiancherà alla principale novità del pacchetto fiscale, gli incentivi ai pagamenti elettronici, per fare emergere in particolare i 'furbetti dell'Iva', restituendo poi, come annuncia il capo M5S Luigi Di Maio, proprio parte dell'imposta a chi usa carte e bancomat. Un intervento da abbinare a un taglio delle commissioni almeno sui mini-pagamenti (si parla di transazioni tra i 5 e i 25 euro) attraverso "un accordo conl'Abi", come ha spiegato sempre Di Maio. La percentuale, però, non dovrebbe andare oltre il 2-3% dei pagamenti effettuati senza ricorrere al contante. E si starebbe ancora valutando anche se delimitare il perimetro degli acquisti tracciabili che potranno ottenere lo sconto proprio ai settori che più sono a rischio evasione. Come funzionerà esattamente il nuovo sconto va ancora definito, ma ci si starebbe orientando su rimborsi mese per mese. Va comunque ancora verificata nel dettaglio la fattibilità tecnica di questa 'rivoluzione' digitale, che si scontra con una abitudine radicata all'utilizzo del cash da parte degli italiani(l'86% delle transazioni avviene in contanti). Quella che verrà restituita, ha spiegato sempre Di Maio, sarà una parte dell'Iva. Per il Movimento resta fondamentale anche inasprire le pene, compreso il carcere, per i grandi evasori, tema che potrebbe essere oggetto di un vertice convocato dal premier, Giuseppe Conte, con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il vicesegretario del Pd, ed ex Guardasigilli, Andrea Orlando.