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ECONOMIA

Ecofin

Manovra, Dombrovskis: valutiamo procedura per deficit eccessivo

Valdis Dombrovskis (Foto Ansa/Epa/Stephanie Lecocq)
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La Commissione europea sta "valutando" la possibilità di aprire una procedura per deficit eccessivo contro l'Italia se il governo non modificherà la manovra entro il 13 novembre. Lo dice il vicepresidente responsabile per l'Euro, Valdis Dombrovskis. "È qualcosa che stiamo valutando", ha dichiarato Dombrovskis, rispondendo in una conferenza stampa a una domanda sull'ipotesi di una procedura contro l'Italia dopo che il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha annunciato che la manovra non cambierà.

Ieri "i paesi dell'Eurogruppo hanno sostenuto l'approccio della Commissione", ha spiegato Dombrovskis. "Ci sono ancora diversi giorni per l'Italia per fornire una risposta formale. Entro il 13 novembre devono fornire una risposta", ha ricordato il vicepresidente della Commissione. Se la manovra non verrà modificata, ci sarà "un cambiamento materiale" al giudizio espresso negli scorsi anni sul rispetto della regola del debito, ha detto Dombrovskis.

"La Commissione europea resta aperta al dialogo e alla ricerca di una soluzione -  ha ribadito Dombrovskis - ma in ogni caso servirà una correzione sostanziale della proposta di bilancio italiana. Dal punto di vista dei numeri, la proposta della Commissione era che l'Italia dovesse assicurare un miglioramento dello 0,6% del deficit strutturale, invece la proposta arrivata è di peggioramento dello 0,8%. Si tratta di una deviazione molto considerevole".

"Caso Italia più grave di altri"
Il Patto di Stabilità prevede di calcolare l'equilibrio di bilancio "in base ai cicli economici", e "data l'attuale fase di sviluppo economico", che vede l'Ue in crescita da sei anni, "è importante che l'Italia continui a ridurre il suo deficit e il suo rapporto debito/Pil, e non che aumenti di nuovo il suo disavanzo; e questo spiega le differenze" rispetto alle valutazioni meno severe che Bruxelles ha fatto negli anni passati sui deficit più alti di altri paesi membri. Questo è quanto evidenziato da Dombrovskis oggi a Bruxelles.

È vero dunque che ci sono stati "paesi con livelli di deficit molto più alti: durante la crisi finanziaria siamo arrivati ad avere più di 20 Stati membri in procedura per deficit eccessivo. Ma per noi - ha precisato Dombrovskis - quello che conta è l'equilibrio stutturale: non importa tanto quanto sia alto il deficit, ma in che punto del ciclo economico ci si trova. Se sei in un periodo di profonda crisi, hai bisogno di un deficit più grande, perché questo agisce, in un certo senso, da stabilizzatore del bilancio. Ma se si è in un periodo di crescita economica, e nell'Ue attualmente siamo nel sesto anno consecutivo di crescita,  i paesi - ha concluso Dombrovskis - devono ridurre il proprio deficit di bilancio".

Moscovici: "Ci aspettiamo una risposta forte e precisa"
"Ci aspettiamo una risposta forte e precisa da parte del governo italiano" e i prossimi passi "dipendono dalla qualità della risposta, la palla è nel campo dell'Italia" da cui "attendiamo una manovra rivista, e il primo punto è quindi averne una". Così il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici all'Ecofin. "Il 13 novembre non è la fine del mondo ma solo un nuovo passo", ha aggiunto, però "una cosa è essere flessibili nell'interpretazione delle regole, un'altra è essere fuori dalle regole".

Dialogo ma senza accordo via a sanzioni  
"Le sanzioni possono essere applicate alla fine se non troviamo un accordo nel quadro delle regole comuni", ha detto Moscovici. "Non sarò mai in favore delle sanzioni" perché sarebbero "un fallimento per il paese e per le regole", ha precisato, aggiungendo di volere "dialogo" con l'Italia e di aspettarsi che il governo presenti un documento programmatico di bilancio rivisto.

Tria, qualche disaccordo ma dialogo con Ue continua
"Il dialogo continuerà, certo abbiamo qualche disaccordo ma questo non vuol dire che non possiamo avere un dialogo costruttivo tra la Commissione Ue e l'Italia, è una cosa abituale tra i Paesi e la Commissione". Così il ministro dell'economia Giovanni Tria aveva dichiarato al suo arrivo all'Ecofin a chi gli chiedeva quali saranno i prossimi passi."Dobbiamo spiegare alla Commissione, ma non posso anticipare ora la risposta" sulla manovra che verrà data entro il 13 novembre a Bruxelles come richiesto, ha aggiunto.

Giorgetti, manovra bis? No la manovra è una 
"La manovra è una". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto, a margine dell'inaugurazione di Eicma, il salone del motociclo si tiene a Milano, se ci sarà una manovra bis.  A chi gli ha poi chiesto se al ritorno del ministro Tria dall'Eurogruppo ci sarà un vertice di maggioranza Giorgetti harisposto: "basta chiamarli vertici, è una cosa normale si tratta solo di una riunione".
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