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ECONOMIA

Presidente Bce: "Inflazione ha toccato fondo a inizio anno"

Draghi: "Il Quantitative easing sta funzionando". Sulla Grecia: "Serve un accordo forte"

Il numero uno dell'Eurotower parla al termine del Consiglio direttivo della Banca centrale e sull'inflazione aggiunge: "La sua recente lieve ripresa non ci ha sorpresi, semmai ci ha rafforzati nelle decisioni e nella determinazione a portarle avanti". Tassi invariati allo 0,05%

Mario Draghi
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Francoforte (Germania) Il Quantitative easing sta andando bene e la Bce non intende cambiare rotta. La "piena attuazione" delle misure di stimolo, dice Mario Draghi al termine del Consiglio direttivo della Bce, "assicurerà il supporto necessario all'economia", e consentirà di far tornare l'inflazione ai valori obiettivo". In conferenza stampa da Francoforte il presidente della Banca centrale europea sgombera il campo dalle ipotesi di un ridimensionamento della manovra. La recente lieve ripresa dell'inflazione - ribadisce -  "non ci ha sorpresi, ha sorpreso le attese dei mercati. Semmai rafforza il Consiglio direttivo nelle sue decisioni e nella sua determinazione a portarle avanti. Dimostra - aggiunge - che abbiamo preso le decisioni giuste con il quantitative easing e le altre misure".

Inflazione, a maggio in Eurolandia risalita dello 0,3%
"No news good news", hanno commentato gli analisti di Barclays, secondo cui Draghi ha chiaramente segnalato che non ci saranno deviazioni dalla manovra monetaria. A maggio l'inflazione media di Eurolandia è risalita allo 0,3 per cento, a fronte di un obiettivo ufficiale della Bce che la vorrebbe inferiore ma vicina al 2 per cento. "Abbiamo ancora tanta strada da fare", nota il numero uno dell'Eurotower. I tecnici dell'istituzione hanno rivisto al rialzo le previsioni sul caro vita medio del 2015, ora stimato allo 0,3 laddove tre mesi fa prevedevano una variazione nulla. Confermate invece le stime su 2016 e 2017, rispettivamente con una inflazione media di Eurolandia attesa all'1,5 e all'1,8 per cento. La Bce ha poi sostanzialmente confermato le sue previsioni sulla crescita economica dell'area euro: più 1,5 per cento nel 2015, più 1,9 per cento nel 2016 e più 2 per cento sul 2017. La stima sul 2017 risulta di un decimale più bassa rispetto a tre mesi fa. Negli ultimi mesi si è verificata "una modesta perdita di slancio" della ripresa ma "prevalentemente è dovuta a rallentamenti delle economie fuori dall'area euro - ha detto Draghi -. Le indagini mostrano che la domanda interna dell'area resta solida".

Grecia,  Draghi: "Serve accordo forte per produrre crescita, equità e sostenibilità"
Sul caso Grecia, Draghi insiste che serve un accordo forte. Il direttorio - dice il presidente  - "vuole che Atene resti nell'euro, ma serve un accordo che produca crescita, equità e che sia sostenibile". Il tutto mentre il moltiplicarsi di incontri tra esponenti europei, per non parlare delle dichiarazioni esplicite del presidente francese Francois Hollande, ha finito per alimentare le speranze di un accordo che si sta avvicinando. E l'ipotesi di una soluzione a questa intricata vicenda sembra aver contribuito a spingere al rialzo euro e borse. Con un balzo fino a quota 1,1277 dollari, la valuta unica è tornata ai massimi da oltre due settimane.

Tassi di interesse fermi al minimo storico
Come previsto, oggi il Consiglio direttivo della Bce ha mantenuto i tassi di interesse ufficiali fermi al minimo storico dello 0,05 per cento nell'area euro. Il board ha confermato i livelli attuali, che erano stati raggiunti con l'ultima variazione operata, un taglio che risale al settembre del 2014.
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