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MONDO

Il viaggio in Tunisia

Libia, Mattarella: "Serve soluzione politica, non militare"

Il capo dello Stato a Tunisi per rendere omaggio alle vittime dell'attentato terrorista al Museo del Bardo. Incontro con il presidente Essebsi

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Il Terrorismo internazionale e il traffico di migranti. Questi i temi al centro della visita di Stato del Capo dello Stato Sergio Mattarella a Tunisi. Prima di rendere omaggio alle vittime dell'attentato terrorista al Museo del Bardo (il 18 marzo morirono anche 4 italiani), Mattarella incontra il presidente tunisino Essesbi. Un cenno alla "forte amicizia tra le due nazioni" e un monito sul traffico di migranti e sull'avanzata dell'Isis in Libia, per la quale Mattarella auspica una "soluzione politica, non militare". La comunità internazionale - secondo il capo dello Stato - deve favorire la
formazione di "un governo di unità nazionale" e facilitare così la "pacificazione" della Libia. 

Essesbi: "Ringrazio l'Italia per la comprensione sulla questione migranti"
"Rigrazio l'Italia per avere mostrato di essere comprensiva" sull'immigrazione perché fra Italia e Tunisia "la questione è risolta, ma l'Italia continua a ricevere da altri Paesi". Queste, le parole del presidente tunisino, Beji Caid Essebsi, nella conferenza stampa congiunta con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Essebsi ha ricordato che "all'inizio della rivoluzione molti tunisini avevano lasciato il Paese, usando talvolta metodi illegali e stabilendosi nella vicina isola di Lampedusa". "Con il governo dell'epoca avevamo fatto un accordo che ha risolto la questione in quel momento e adesso è stata trovata una soluzione definitiva fra Italia e Tunisia", ha aggiunto il presidente tunisino.
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