MONDO
Casa Bianca
Obama: "Non siamo in guerra con l'Islam"
Intervento del presidente degli Stati Uniti sull'estremismo: "Gli estremisti non sono leader religiosi, ma terroristi". Appello ai musulmani: "Schieratevi contro"
Washington
"L'occidente non è in guerra con l'Islam". A parlare è il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, proprio mentre a New York si riunisce il Consiglio di sicurezza Onu sulla crisi libica. Quello di Obama è un intervento a tutto tondo contro l'estremismo dell'autoproclamato Stato islamico. E lui lo ribadisce: "Quella del terrorismo di al Qaida e dell'Isis è una sfida per il mondo intero, non solo per l'America. Bisogna lavorare insieme ai nostri alleati. Ci vorrà tempo, ma li sconfiggeremo".
Appello ai musulmani
Obama poi rivolge un appello a tutti i leader musulmani nel mondo: "La violenza contro innocenti non difende l'Islam, ma danneggia l'Islam e i musulmani. Schieratevi nella lotta contro gli estremisti", ribadisce Obama.
"Coinvolgere tutti, anche online"
Quindi il presidente degli Stati Uniti espone la sua ricetta: "Dobbiamo essere concentrati sulla prevenzione, del terrorismo, è necessario affrontare ideologie contorte come quelle dell'Isis e di al Qaida. Dobbiamo trovare il modo di amplificare le voci di pace, tolleranza e inclusione, e dobbiamo farlo specialmente online". Perché, ha sottolineato Obama, "gruppi terroristi come al Qaida e Isis utilizzano la loro propaganda nella speranza di raggiungere giovani musulmani e fargli il lavaggio del cervello". Ed è proprio ai giovani che Obama si rivolge: "È una sfida di generazioni, dobbiamo restare uniti".
Contro i luoghi comuni
Obama quindi conclude il suo intervento, specificando: "Nessuno può essere sospettato solo a causa della propria fede. Dobbiamo rifuggire dal luogo comune che se qualche musulmano compie atti terribili, tutti i musulmani facciano cose terribili. Sono perle di saggezza che ho sentito anche dalle mie figlie".
Su twitter intanto la rete discute il summit convocato per trovare soluzioni nella lotta al terrorismo, con l'hashtag #Cvesummit:
#CVESummit Tweets
Appello ai musulmani
Obama poi rivolge un appello a tutti i leader musulmani nel mondo: "La violenza contro innocenti non difende l'Islam, ma danneggia l'Islam e i musulmani. Schieratevi nella lotta contro gli estremisti", ribadisce Obama.
"They’re not religious leaders, they’re terrorists...we are not at war with Islam—we are at war with people who have perverted Islam" —Obama
— The White House (@WhiteHouse) February 18, 2015
"Coinvolgere tutti, anche online"
Quindi il presidente degli Stati Uniti espone la sua ricetta: "Dobbiamo essere concentrati sulla prevenzione, del terrorismo, è necessario affrontare ideologie contorte come quelle dell'Isis e di al Qaida. Dobbiamo trovare il modo di amplificare le voci di pace, tolleranza e inclusione, e dobbiamo farlo specialmente online". Perché, ha sottolineato Obama, "gruppi terroristi come al Qaida e Isis utilizzano la loro propaganda nella speranza di raggiungere giovani musulmani e fargli il lavaggio del cervello". Ed è proprio ai giovani che Obama si rivolge: "È una sfida di generazioni, dobbiamo restare uniti".
Contro i luoghi comuni
Obama quindi conclude il suo intervento, specificando: "Nessuno può essere sospettato solo a causa della propria fede. Dobbiamo rifuggire dal luogo comune che se qualche musulmano compie atti terribili, tutti i musulmani facciano cose terribili. Sono perle di saggezza che ho sentito anche dalle mie figlie".
Su twitter intanto la rete discute il summit convocato per trovare soluzioni nella lotta al terrorismo, con l'hashtag #Cvesummit:
#CVESummit Tweets