MONDO
Vaticano
Il Papa: "Le crociate ci hanno fatto male"
Le parole del Pontefice alla gioventù belga: "Se tu vai con la tua fede come una bandiera, come le crociate, e vai a fare proselitismo, quello non va"
Città del Vaticano
"Se tu vai con la tua fede come una bandiera, come le crociate, e vai a fare proselitismo, quello non va", afferma Papa Francesco in un messaggio video rilasciato ai giovani belgi.
"La strada migliore è la testimonianza, ma umile", senza "trionfalismo": "quello è un altro peccato nostro, un altro atteggiamento cattivo", dice il Pontefice in un videomessaggio di cui la sala stampa vaticana ha diffuso una traduzione integrale. Il pontefice ha ribadito: "Gesù non è stato trionfalista".
Quanto al modo di pregare, Papa Francesco racconta di farlo con semplicità: "Come prego... Tante volte prendo la Bibbia, leggo un po', poi la lascio e mi lascio guardare dal Signore: quella è l'idea più comune della mia preghiera. Mi lascio guardare da Lui. E io sento, ma non è sentimentalismo, sento profondamente le cose che il Signore mi dice".
"Alcune volte - ha quindi spiegato il Papa - non parla, niente, vuoto, vuoto; ma pazientemente sto lì, e così prego. Sono seduto, prego seduto, perché mi fa male inginocchiarmi, e alcune volte mi addormento nella preghiera. È anche una maniera di pregare, come un figlio con il Padre, e questo è importante: mi sento figlio con il Padre".
"La strada migliore è la testimonianza, ma umile", senza "trionfalismo": "quello è un altro peccato nostro, un altro atteggiamento cattivo", dice il Pontefice in un videomessaggio di cui la sala stampa vaticana ha diffuso una traduzione integrale. Il pontefice ha ribadito: "Gesù non è stato trionfalista".
Quanto al modo di pregare, Papa Francesco racconta di farlo con semplicità: "Come prego... Tante volte prendo la Bibbia, leggo un po', poi la lascio e mi lascio guardare dal Signore: quella è l'idea più comune della mia preghiera. Mi lascio guardare da Lui. E io sento, ma non è sentimentalismo, sento profondamente le cose che il Signore mi dice".
"Alcune volte - ha quindi spiegato il Papa - non parla, niente, vuoto, vuoto; ma pazientemente sto lì, e così prego. Sono seduto, prego seduto, perché mi fa male inginocchiarmi, e alcune volte mi addormento nella preghiera. È anche una maniera di pregare, come un figlio con il Padre, e questo è importante: mi sento figlio con il Padre".